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lunedì 12 dicembre 2022

Le sette religiose negli Stati Uniti

 Il primo emendamento della costituzione sancisce la libertà di espressione e quindi di culto. Praticamente è un pilastro della Costituzione. Pilastro sul quale però si fondano anche tante storture.

Prima tra tante la costituzione delle Sette Religiose.

Si parla di sette in quando praticamente si discostano dalle religioni canoniche americane quali il Cattolicesimo ed il Protestantesimo.

Coloro che vi appartengono affiliati vi sono rigidamente affiliati e l'abbandono è cosa praticamente fuori discussione. Inoltre indagini delle autorità hanno appurato che coloro che vi appartengono vengono tenuti in stato di schiavitù fisica, economica ma anche sessuale.

Negli anni '70 la setta Childrens Of God venne accusata negli USA di evasione fiscale, incitazione alla violenza sessuale, poligamia, incesto e rapimento al punto tale che, pur avendo il supporto di tutta la sinistra mondiale il gruppo dovette emigrare altrove.

Infatti i così detti santoni delle sette sono praticamente ricchi sfondati, tutto a carico degli sfortunati adepti.

Infine è palesemente notorio che, assieme al nome di Gesù Cristo le sette si circondano di armi e fucili d'assalto (secondo emendamento) che non esitano ad usare per proteggere la proprietà privata (quarto emendamento). Insomma, tra una buona dose di fanatismo e tanto cinismo da parte degli aguzzini ma anche tantissima ingenuità da parte delle vittime.

sabato 22 ottobre 2022

Tutto per tutti ma non per il libero cittadino

 L'Italia è per antonomasia il paese delle pastoie legali per i cittadini per tutto ciò che si avvicina a qualcosa che può assomigliare ad un'arma. Ottenere un porto d'armi per difesa personale è praticamente impossibile se non si risponde a particolarissimi requisiti. Più facile ottenere quelli ad uso sportivo o venatorio, ma qui si apre una parentesi enorme.

Coltelli questi bistrattati. Formalmente sarebbero dei ferri taglienti, praticamente quindi avere un coltello in tasca sarebbe come avere una pinza con la differenza che taglia. Ma il legislatore ha demonizzato l'oggetto consentendone il porto SOLO per giustificato motivo quindi, o ti trovano con coltello zaino e tenda in direzione campeggio o sono guai. Ma bada bene! E' preferibile essere in itinere e non al bar a fare colazione o prendere l'aperitivo...

La balestra è liberamente detenibile, ma nelle mura domestiche in quanto definita arma impropria, proibita per la caccia (a differenza dell'arco) e quindi sottoposta a tutte le regole relative al trasporto delle armi improprie, come ad es. il fucile subacqueo.

Steso trattamento stelle e stelline da ninja. Meglio tenerle nella teca a casa. Se poi foste in possesso di una (orrore!!!) BAIONETTA sarebbe come avere un'arma o munizione da guerra. Nel dettaglio rientra nella categoria delle "armi bianche" e per questo va denunciata e conservata a casa.

Altro oggetto proibito è il Taser. Ebbene si, il dispensatore di scossa altrove usato per difesa personale ma non in Italia. Meglio, per possederlo ed usarlo unicamente per difesa personale occorre possedere il Porto d'armi, ma non quello ad uso venatorio o sportivo. Quindi per esclusione mettetevi il cuore in pace. Semmai è possibile usare lo spray al peperoncino, ma solo quello omologato.

Invece se un malvivente entra a casa vostra, vi deruba e, se siete i casa e reagite vi strafotte anche di botte, allora che volete farci, probabilmente è una persona sensibile ed ha reagito male per la paura. Al contrario se è lui a soccombere, allora soccomberete voi in tribunale.

venerdì 10 giugno 2022

il sano egoismo

 Il "sano egoismo" ed il sottilo filo che lo collega all'avidità sentimentale.

Si sente spesso dire, "sai ho avuto un momento di sano egoismo", ma a mio avviso la reale differenza affinchè non sia lesivo nei confronti della civiltà che ci circonda sta nella durata di questo momento e nella sua intensità. Peggio se diventasse addirittura uno stile di vita.

Anche perchè i due termini sano ed egoismo hanno tutti i presupposti per essere antagonisti.

Facendo un esempio, mettiamo che un giorno si decidesse di dedicarlo interamente a se stessi andando in una Spa. Non ci sarebbe nulla di male se lo si facesse senza per questo definirlo sano egoismo. Piuttosto si potrebbe dire ho pensato a me stesso invece che utilizzare quello che mi sembra un ipocrita ossimoro.

Ho avuto a che fare con casi di "sano egoismo" praticato da chi, ha immolato sull'altare del proprio benessere i sentimenti di chi lo circondava. Si accorgeva degli effetti negativi del proprio comportamento? Sia che fosse si o che fosse no, persistendo nel suo atteggiamento a mio avviso batteva la strada di un egoismo che, di sano, aveva ben poco.

giovedì 30 gennaio 2020

uffa che barba versione 2.0

tempo addietro scrissi un post denominato "uffa che barba" il quale parlava della rasatura e dei suoi piaceri.
i tempi sono cambiati e dal pizzo sono passato alla barba intera, ma non barba rasa ma un bel barbone che al momento di aggira sul mento attorno ai 4 centimetri.
dopo averla fatta crescere in modalità babbo natale è stato compito del barbiere sagomarla.
adesso però che ha una suo status ed una sua personalità necessita cure continue.
così dando un'occhiata in rete mi si è aperto un mondo.
per la cura della barba esistono olii, balsami, ma anche cere, shampoo, paste esfolianti e quindi spazzole con setole più o meno rigide e pettini con denti più o meno larghi.
tutti questi prodotti si differenziano in tre macrocategorie, barbe rade, barbe medie e barbe lunghe.
ovviamente esistono prodotti con profumazioni neutre per non impattare su eventuali profumi l'utilizzatore usasse o profumazioni di diverse fragranze generalmente poco persistenti mediamente con tendenze lignee, esotiche ma comunque virili visto che non si è mai visto un possibile omaccione barbuto e tatuato che sa di profumo alla violetta o al gelsomino.

mercoledì 29 gennaio 2020

come perdere una guerra in casa

la guerra del vietnam fu una guerra parte persa sul campo e parte persa a casa.
la popolazione americana è molto ma molto nazionalista ovvero che esalta fortemente l'idea di nazione ed ha un forte attaccamento alla patria.
questo si vede nelle piccole e nelle grandi cose. nella quotidianità, ovvero dove tutte le case hanno una bandiera americana esposta. ora potrebbe darsi che questo sia dovuto al fatto che al momento l'america sia impegnata in un confitto, ma di fatto quando sono stato negli states OGNI casa privata aveva la sua bandiera, così come ogni carrozza di metro o autobus di linea.
questa è una piccola cosa, ma all'inizio di ogni evento sportivo tutti e dico tutti si alzano e, mano su cuore, cantano l'inno nazionale.
durante la 2a GM i combattenti in licenza ma anche i reduci venivano rispettati dalla popolazione tutta.
al termine della guerra i veterani furono in cima ai pensieri della nazione.
si combattè dal 1939 al 1945 quindi ben 6 anni, l'età media era di circa 18/19 anni, e tutti questi giovani al loro ritorno desideravano farsi una famiglia senza però avere arte ne parte. lo stato creò una sorta di ediliza popolare ad hoc prorio a long island per i newyorkesi. tutte villette bifamiliari che sono visibili con google maps (ovviamente la versione 1.2) con giardinetto, staccionata in legno e cancelletto.
i ragazzi avevano bisogno di riprendersi dalle fatiche.
non mi pare si sia mai parlato/scritto di crimini commessi nei confronti del nemico o della popolazione civile ma, a cercare bene gli alleati (generalizziamo) come tutti d'altronde hanno commesso le loro atrocità. la guerra tira fuori il peggio delle persone.
PERO' ai reduci del vietnam non è stato consentita alcuna defaiance.
i manifesti con scritte assassini di donne e bambini (vogliamo parlare dei 635.000 morti nel bombardamento di dresda nella 2a GM? erano tutti militari?), personaggi come john lennon che inneggia alla pace mentre indossa una camicia militare? radical chic all'inverosimile!
la stragrande maggioranda dei militari americani in vietnam erano coscritti ovvero obbligati ad andarvi. molti provenivano da famiglie povere e non riuscivano a scansare la cartolina di precetto.
la canzone dei creedence clearwather "fortunate son" la dice lunga. altro che l'ipocrisia di lennon...
i ragazzi che dimostravano contro la guerra dimostravano dai college ovvero dove bisogna potersi permettere di pagare una bella retta. nel frattempo guardate il viso di chi si trovava a combattere nella jungla.




massimo rispetto e, se poi qualcuno sclera, non si sta giocando a ramino... si sta servendo la nazione.

venerdì 29 novembre 2019

storie di ordinaria follia

esco a fare jogging la mattina presto mentre l'aria è frizzante. sotto la spalla sinistra la fascia impermeabile con dentro il palmare che trasmette la mia musica preferita che ascolto con delle Bose SoundSport cordless. le macchine a quell'ora sono poche e mi sento libera mentre la mia bionda coda di cavallo, trattenuta dall'elastico di spugna oscilla ritmicamente in sintonia alla mia falcata.
corro un pò sui marciapiedi, un pò nella corsia del tram ma anche a fianco della auto posteggiate.
il mio smartwatch tiene il conto delle pulsazioni cardiache delle calorie e della strada percorsa.
il filo dei miei pensieri vaga in sintonia con la musica che ascolto, cambio brano ed attraverso la strada, proprio mentre una macchina arriva, costringendola ad una brusca frenata, ma vuoi le cuffie, vuoi il volume della musica, vuoi i pensieri, è come se non fosse successo nulla.
il volume della musica si abbassa e si sente un trillo, una telefonata in arrivo, da una torsione del braccio riesco a vedere lo scermo del cellulare e compare l'immagine di Irene la mia carissima amica, a quest'ora in auto per andare al lavoro. un colpettino sull'auricolare e rispondo. la chiacchierata è piacevole e mi distrae da tutto ciò che mi circonda, un toccasana per i pensieri indotti dal tran tran della vita. sono sul marciapiede lungo la pista ciclabile. il piede appoggia sul piano, la falcata è sicura, ma c'è un suv posteggiato di traverso ed io mentre le descrivo la serata di ieri scarto bruscamente l'auto per aggirarla passando dalla strada.
l'ultima cosa che ho sentito è stato il cofano di una Volvo sulle gambe e la mia testa che infrangeva il parabrezza di brutto, poi tutto nero...
adesso ho la mia nuvoletta in cielo nella sezione teste di cazzo morte mentre erano distratte al cellulare.

giovedì 30 maggio 2019

a proposito di valori

intendo parlare di rapporti interpersonali che vengono regolati da tante cose tra le quale l'educazione, il rispetto e la dignità.
attenzione perchè sembrano 3 concetti elementari ma ognuno in se contiene un mondo intero.
L'EDUCAZIONE contiene una summa di norme di buona creanza che in un contesto sociale consentono quella che si può definire civile conviventia. credo di avere sintetizzato al massimo il concetto.
il RISPETTO è invece già un concetto leggermente più lato. Secondo la Treccani il rispetto è un "Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona" ma ritengo sia una definizione troppo restrittiva. La parola ha come radice il termine guardare, Cicerone diceva che non siamo nati soltanto per noi quindi dobbiamo guardarci attorno per cui il "rispetto" lo si porta, lo si merita, lo si guadagna, lo si deve, lo si chiede ma anche lo si incute. Viste le molteplici sfaccettature di questo concetto quando si dice "ci vuole rispetto" prima bisogna contestualizzare la cosa, poi fermarsi a riflettere, quindi (cosa che non fa quasi mai nessuno) autocritica e quindi agire di conseguenza. Meditate gente, meditate...
La DIGNITA' alle volte questa sconosciuta...
Ho trovato una bellissima definizione e non avrei potuto trovare parole migliori per cui testualmente cito:
"Rispetto che l'uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati."
Toh, dignità e rispetto vanno a braccetto, ma guarda un pò.

martedì 7 maggio 2019

dei falsi storici

si parla di falso storico quando siamo in presenza di un documento in apparenza genuino ma in realtà contenente inesattezze o falsità.
desidero fare riferimento a quanto ci viene "proposto" dai libri della scuola dell'obbligo (e non solo) in riferimento, in prima battuta al periodo del risorgimento ed in seconda battuta, ma qui sconfiniamo quasi nella filosofia, nel periodo della seconda guerra mondiale.

il risorgimento italiano

devo candidamente ammettere che il periodo che più mi è interessato è stato quello che ha dato l'inizio all'unità d'Italia, ovvero lo sbarco dei mille in Sicilia ad opera di Giuseppe Garibaldi e co.
a scuola il fatto ci venne descritto come un'azione di grande eroismo dove pochi vinsero contro moltissimi e dove, anzi ci volle un Re che, a Teano dovette bloccare la loro inarrestabile avanzata.
nella realtà però questa perla di blitz militare fu totalmente frutto della massoneria inglese che per meri motivi di prestigio ed economici aveva deciso di togliersi davanti il regno delle due Sicilie ovvero i Borboni. fu una concomitanza di interessi tra i quali le miniere a cielo aperto di zolfo Siciliane, la prestigiosa flotta Borbonica che competeva con quella Inglese ma ogni cosa su tutte la totale laicità del governo Borbone, a favore del Papato contro gli invisi protestanti inglesi.
ed a proposito deigli eroici mille?
giuseppe garibaldi era un ladro di cavalli al quale era stato già mozzato un orecchio in sud america (da qui i suoi capelli lunghi), nino bixio ebbe un'infanzia turbolenta dove già si evinse la sua propensione alla violenza. e sempre alla violenza restò propenso. era gente che scappava da una moltitudine di guai ma tutto sembravano fuorchè soldati.
più che vittorie sul campo ottennero vittorie a suon di corruzione di alti ufficiali borbonici (purtroppo tutto il mondo è paese).
alla fine dei giochi vennero depredate degli ori perfino le chiese, sontate le fabbriche per intero e rimontate in piemonte. trafugata anche la manodopera, mentre i più recalcitranti finivano nel lager delle Fenestrelle. Adolfo poteva solo imparare dai savoia.

la seconda guerra mondiale

qui parto da un assunto e cioè che "la storia viene scritta dai vincitori" e su questo NESSUNO può contraddirmi.
c'è anche una sacrosanta verità che DEVE essere detta ovvero "in guerra tutti devono assumersi le loro colpe", ovvero NON esiste esercito incolpevole di crimini di guerra.
se infatti qualcuno avesse la volontà di cercare qualcosa sui crimini di guerra commessi dai cosidetti "alleati" troverà pane per i suoi denti.
lo stesso sgancio delle atomiche ha creato grossi rimorsi agli americani che li hanno ordinati/eseguiti e quindi non mi sembra il caso di nascondersi dietro un dito.
sempre a proposito di bombardamenti, tra le donne della germania in fase di occupazione vigeva un modo di dire, "meglio un russo sulla pancia che un americano sulla testa".
devastanti furono infatti i bombardamenti a tappeto perpetrati dagli alleati sull'europa in fase di occupazione, ma anche prima. la città di Dresda venne letteralmente rasa al suolo con una stima di 25/40.000 perdite civili visto che viste le temperature raggiunte non è stato possibile recuperare tutte le salme. Dresda non era "propriamente" un bersaglio militare, ma solo un bersaglio atto a fiaccare il morale delle truppe. La lista è lunga ma per concludere a fine guerra 3 milioni di prigionieri di guerra tedeschi morirono in campi di concentramento distribuiti tra francesi, inglesi, americani e russi. fatti morire d'inedia o di lavoro. considerate che gli ebrei nella shoah furono circa 5-6 milioni. non dico che si siano pareggiati i conti, ma a proposito di atrocità mi fermerei un attimo a riflettere a proposito su chi puntare il dito.
però di tutte queste cose non ve n'è traccia sui libri.


giovedì 18 aprile 2019

Valentino... Valentino...

Perche Valentino e sempre Valentino
Si perchè Valentino Rossi, non è una passione ma, per i veri aficionados una vera fede. Fede costruita negli anni senza finzioni, ipocrisie o menefreghismi: io sono così, nature, schietto con la mia viscerale passione ed oserei dire anche contagiosa.
di Valentino sono in possesso delle cifre, ma da quando è iniziata l'era moltissima gente si è avvicinata al Motomondiale. La curiosità di vedere che siparietto avrebbe escogitato se avesse vinto, il sorpasso che si sarebbe inventato o, il modo (questo per i più cinici) di come avrebbe umiliato l'antagonista di turno.
Si perchè non è un mistero che Valentino Rossi nella sua carriera è stato un rullo compressore, schiacciando tutti quelli che gli si sono parati davanti, campioni inclusi. Biaggi, Gibernau, sulla pista mentre Stoner si è defilato. Lorenzo sembra abbia ceduto psicologicamente visto che ne ha sempre una dopo un breve scatto d'orgoglio l'anno scorso in Ducati.
Valentino è l'Araba Fenice che rinasce dalle sue ceneri anche quando tutti (aficionados a parte) lo davano per finito.
Sta dimostrando che a quarant'anni si può avere una seconda gioventù, ma anche ulteriori stimoli con l'Academy, seguendo e portando fino al podio giovani promesse. E non è un caso visto che non si tratta di nomi isolati ma di un nutrito gruppetto.
Valentino ed il suo carisma, che, seppur alle volte palesemente impacciato davanti alle telecamere con il suo metro ed ottantadue, incanta tutti con il suo sguardo istrionico e la risposta sempre pronta ed alle volte tagliente e mai banale.
Eclettico sempre in caso di motori conosciuto ovunque vada ha fatto di Tavullia una mete di pellegrinaggio per gli appassionati delle due ruote.
Valentino un monellaccio di quarant'anni.

lunedì 25 febbraio 2019

TV immondizia

Quando il trash non conosce mai fine ovvero, il momento in cui la televisione italiana ha introdotto gli opinionisti.
Devo innanzitutto anticipare che a mio avviso uno strumento come la televisione debba, data la sua capillarità ed il fatto che sia a pagamento, essere uno strumento divulgativo così come lo fu ante litteram ai suoi albori. O per lo meno l'intenzione era quella.
Ad oggi la rovina principale sono diversi fattori quali, lo Share sull'altare del quale si immola qualsiasi scivolone di cattivo gusto.
Il generico spettacolo Nazional Popolare il quale passi se privo di elevati contenuti ma da eliminare se gretto, di cattivo gusto o scialbo. E diprogrammi su questa flasariga ne ravvedo parecchi.
Tra questi, anche se il format non sarebbe male, ovvero facendo leva sul confronto ed il dialogo ci sono i talk show. Ma la piaga di questo spettacolo dal quale provengono in origine uno sciame di so-tutto-io sono i così detti opinionisti.
La figura in se avrebbe un suo ruolo ed un suo scopo se scelta con oculatezza mentre diventa nefasta se attingi a persone, cito tre persone non tanto a caso ma selezionate con cura, Tonon, Mughini e Sgarbi.
Li ho menzionati in ordine crescenti di perniciosità.
I modi affettati nulla hanno a che vedere con quelle ditu che ritengo imprescindibili con la figura che dovrebbe ricoprire e cioè, cultura o al limite conoscenza, imparzialità, apertura mentale, e grande umiltà perchè non abbiamo bisogno di cattedratici ma di persone che esprimono opinioni e non sentenze.
Mughini è troppo supponente, spesso scostante e bastian contrario per partito preso.
Sgarbi invece è l'archetipo del cafone arrogante. Non avrebbe il diritto di parola per il solo modo di come se lo arroga.
Piuttosto rimpiango gli "antichi palinsesti" della Rai degli anni 70.

lunedì 14 gennaio 2019

gli scherzi della notte

avevo il turno di notte e per tenermi sveglio chattavo quella volta con una donna, della quale forse non conoscevo neanche il nome, sposata con figli grandi lei, fidanzato io.
la sala era illuminata dalle luci soffuse dei monitor e, una parola dopo l'altra si creò un'alchimia che esplose quando nel mio lettore cd, dove girava una compilation di montecarlo night iniziò il brano di b.b. king e diane schuur -try a little tenderness-.
sembrava fossimo seduti accanto sullo stesso divano pur essendo distanti mezza Italia.
la magia durò una sola nottata e così come comparve, sparì quando chiudemmo la connessione.
gli scherzi della rete, e della notte...

mercoledì 6 giugno 2018

anche le pulci hanno la tosse

tutti siamo a conoscenza delle difficoltà economiche e di governo che l'Italia sta attraversando in questi giorni, ma finalmente, nel bene o nel male abbiamo un governo proprio dagli schieramenti eletti dal popolo ed è già qualcosa.
qualcosa che dovrebbe meritare rispetto da chi ci osserva!

Dal The New York Times arriva un articolo che, definendolo offensivo, diciamo poco. "In Italia governo schifoso" proviene da una nazione dove giusto di questi tempi c'è un presidente che secondo il mio modesto punto di vista e parlando per eufemismi, lascia molto a desiderare.

Nell'articolo si parla di un governo xenofobo e bigotto, giusto da parte di un esponente di una nazione dove in alcuni stati la fellatio è punita dalla legge... atto che tra l'altro generalmente si consuma tra quattro mura ed in intimità.

Nazione che, processò e condannò nel 1927 Sacco e Vanzetti solo perchè italiani riabilitandoli solo nel lontano 1977.

Nazione che, temendo il pericolo comunista, con il Maccartismo tra il 1950 ed il 1955 iniziò una caccia alle streghe verso tutti quelli che che si pensava fossero semplicemente comunisti.

Dimenticavo il pezzo da 90! Nazione dove ancora oggi esiste una seppur velata discriminazione tra bianchi ed uomini di colore. Dove insomma il processo di integrazione non è ancora completamente terminato.

Quindi caro sig. Roger Cohen opinionista, parafrasando Evelyn Beatrice Hall, (e non Voltaire) «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it. » (Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo), The Friends of Voltaire, 1906 non so se si riferisse anche alle CAZZATE COL BOTTO!

martedì 29 maggio 2018

fermate il mondo voglio scendere

non solo è il titolo di un film di Giancarlo Cobelli con Lando Buzzanca e Paola Pitagora, ma anche il titolo di un  libro di Caroline Palisted.
Il film non l'ho visto ma la lettura della trama non mi ha fatto una bella impressione mentre la trama del libro mi sembra più attinente al titolo.

Quanti di voi non hanno vuto l'ardente desiderio di un deciso allontanamento dalla massacrante routine quotidiana?
Non si scherza ma nella sfera del termine routine faccio rientrare tutto quello che può accadere in una "tra virgolette" normale giornata.

Nel calderone ci mettiamo tutto quello che impatta nella nostra vita sociale, lavorativa e familiare.

Perchè non è detto che anche quello che dovrebbe darci le più grandi soddisfazioni in pratica funziona così come dovrebbe.

Gratificazioni mancate, frustrazioni quotidiane ma anche sentimenti travisati anche se, non per questo, non realmente sentiti.

Mediamente questo tran tran dura dieci, venti trenta anni così che alla fine uno non ne può più e sente la fortissima necessità di uno stacco deciso che alle volte si esplicita con la frase:
"Fermate il mondo, voglio scendere".

giovedì 29 marzo 2018

fare di un pelo un trave

frequentando i social network spessissimo mi trovo a leggere accese discussioni nate dal nulla.
quando dico nulla minimizzo un poco, ma in confronto allo stato di confusione, eccitazione ed ostilità che ne viene fuori sicuramente val bene dire che tutto nasca da un nonnulla.
volendo approfondire la dinamica di questi eventi, ritengo che alle spalle di tutto ciò ci siano schieramenti di pensiero e di azione più o meno occulti scatenati da quella che può essere una banale frase o espressione d'intenzione o pensiero.
si sappia però che il processo alle intenzioni è stato bandito dalla Santa Inquisizione dove, forse aveva un certo motivo di esistere ammettendo la leicità dell'istituzione in questione, già nel diciassettesimo secolo.
eppure, seppur con il tempo, le cose debbano evolversi e migliorare, proprio nei social network si riscontra quanto di peggio la nostra società riesce a produrre.
peccato...

mercoledì 7 febbraio 2018

la casta Susanna

spesso si usano parole o modi di dire senza però essere certi del loro significato.
fare la casta Susanna l'ho sempre usato come a dire di una rappresentante del gentil sesso che in apparenza si comporta in modo probo mentre invece possibilmente sotto sotto conduce facili costumi, esagerando il concetto.
ho fatto una ricerca ed ho scoperto che questo modo di dire ha serie e profonde radici nella versione greca della Bibbia.
quello che però mi ha veramente stupito è che si tratta di una figura retorica in quanto il personaggio di Susanna era realmente casto e puro.
Socrate aveva ragione...

mercoledì 22 febbraio 2017

il mio viaggio in Francia ovvero quando si dice "bastardi dentro"

vi assicuro che il titolo non è buttato li a caso...
accennerò qualche nota spot sul binomio Francia/Francesi giusto per non sembrare uno che dice frasi fatte o si inventa cose.
la prima vera cosa che mi ha realmente scioccato del paese transalpino è stato il costo delle cibarie. Alla fine si è arrivati alla conclusione che, o mangiavamo insalatine o andavamo da Mac Donald, altrimenti era un salasso, e di questo ve ne parlerò in seguito.
Cosa che tu toccammo con mano, ad esempio a Parigi, fu la disponibilità nei confronti dei turisti che non parlavano francese.
Piuttosto si sarebbero fatti staccare un braccio e l'avrebbero ingoiato, forze dell'ordine incluse, piuttosto che sforzarsi con l'inglese, la mimica, i disegni sul taccuino che gli allungavamo, il traduttore Casio che tienevo in tasca (parliamo di circa 25 anni fa), o che altro.
E se poi un abile borseggiatore mi ficcava la mano in tasca e la estraeva con il mio portafoglio ed io, a culo, riuscivo e beccarlo al volo, allora tutti con espressione compita ti dissero "attention monsieur!!!".
NON POTEVATE DIRMELO PRIMA CHE MI FICCASSERO LE MANI IN TASCA VISTO CHE ERA ZONA A RISCHIO?????
Comunque, lasciata Parigi ci siamo avviammo alla volta di Cherbourg nel tour delle spiagge della Normandia. Sempre con un occhio al portafoglio decidemmo di mangiare frutti di mare (io veramente avrei optato vista la fame per una bella bistecca fiorentina), così nel ristorante turistico (LADRONI&co) optammo per uno dei panieri offerti del tipo 3 ostriche, 4 fasolari ecc. ecc. 20 Franchi.
Diciamo che però il gusto di mare non ha molto appagato il mio appetito, così decisi mio malgrado di fare uno strappo all'economia del viaggio guardandomi attorno.
In un carrello vidio qualcosa di gigante che sembrava a base di ricotta...
WOW!!! sicuramente saziante!!!
il prezzo sembrava allineato alla consistenza esposta (una montagna bianca di pietanza dolce, allego foto)



La foto non rende l'idea, comunque, me ne feci portare una generosa fetta, presi la mia forchetta... affondai... e...
CAZZO!!! affonda troppo!!!
ma che è???
chiesi, visto che NON era ricotta.
era Ile flottant, e cioè in pratica, albume montato e zucchero.
Quindi aria!!!
BASTARDI! e non costò neanche poco!!!

mercoledì 24 febbraio 2016

delle prefazioni o delle presentazioni


Sono una persona che cerca di leggere il più possibile almeno i suoi autori preferiti.
Considerando che leggo per svago preferisco libri d'avventura o azione e per questo amo Ken Follet, Wilbur Smith o Clive Cussler, insomma letture che scorrono fluide e senza grande sforzo di meningi l'ammetto.
Quando posso cerco di allargare i miei orizzonti orientandomi verso qualche lettura diversa alle mie solite e, se possibile (il che non è difficile) più erudita.
Capita spesso di imbattermi in prefazioni praticamente illeggibili. Puri voli pindarici dell'autore, pieni di paroloni e concetti di non istantanea comprensione. A primo acchitto, più che un viatico al libro sembra un dare pomposa mostra dell'ego di chi scrive.
In pratica, alla fine si è portati a saltarla a più pari.
Stessa cosa l'ho riscontrata quando si parla delle opere di artisti o dell'artista stesso.
Giusto l'altro giorno mi è stato proposto tramite Facebook un mi piace di una pagina di una persona artista che conosco, e la sua presentazione ha, praticamente, dell'illeggibile!
Ovviamente io sono un lettore medio, e per approfondire il significato dei paroloni usati a profusione ho dovuto ricorrere a wikipedia, ed è stata una continua consultazione, arrivando alla fine a concludere che, la persona in questione (IMHO) dovrebbe vivere in una sorta di limbo filosofico culturale.
Se era questo quello che l'autore e la destinataria desideravano esprimere bastava dire molto meno prosaicamente "io sto per i cazzi miei voi fate quello che volete...".
Altrimenti anche in questo caso potremmo essere in presenza di un pomposo esercizio di atteggiamento e paroloneria al quale nell'Urbe risponderebbero:
STICAZZI!

venerdì 14 agosto 2015

in mano di chi eravamo, in mano di chi siamo stati, in mano di chi siamo

In mano di chi eravamo

Va detto di tutto inizio, sono un Siciliano DOC, e questo articolo è completamente influenzato dalle mie origini e dagli eventi del Risorgimento Italiano a dir poco mendaci che la scuola italiana ci ha bellamente propinato tra elementari e medie.

Attorno al 1700, tanto per buttare una data orientativa, nel tratto della penisola italiana che va dall'attuale Campania a scendere regnava un'antica nobile casata che rispondeva al nome di Borboni.


Chi volesse un chiaro schema cronologico delle dinastie che si sono succedute a capo del Regno delle due Sicilie può dare un'occhiata a questa pagina

Secondo quanto insegnatoci a scuola, nel 1860, la cosiddetta unificazione d'Italia ebbe inizio con lo sbarco dei 1000 a Marsala, iniziando quell'ipotetico processo di liberazione ed emancipazione da quello stato di vessazione e povertà nel quale noi, poveri meridionali giacevamo, sotto il feroce dominio Borbone.

Nulla di più falso!

Il meridione d'Italia proliferava con grandi sforzi per lo sviluppo di industrie e tecnologia. Ecco a seguire una lista con qualche primato:



1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino

1751: Il piú grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri a Napoli

1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi

1762: Accademia di Architettura, una delle prime e piú prestigiose in Europa

1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)

1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)

1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare

1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)

1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).

Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)

1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)

1801: Primo Museo Mineralogico del mondo

1807: Primo "Orto botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna

1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo

1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)

1818: Prima nave a vapore del Mediterraneo "Ferdinando I"

1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa, a Capodimonte

1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale

1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"

1835: Primo istituto italiano per sordomuti

1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo

1837: Prima Città d’Italia ad avere l’illuminazione a gas (primo esperimento nei portici di San Francesco di Paola)

1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.

1839: Prima galleria ferroviaria del mondo. Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade

1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli

1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia

1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare. Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia

1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa. Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)

1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.

1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 luglio). Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).

1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati). Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi

1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta. Esposizione Internazionale di Parigi, premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale. Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi) Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri

1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)

1860: Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa). Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare. Piú grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai).

I Siciliani erano già avvezzi a qualche tipo di innovazione, come ad esempio il primo Parlamento al Mondo con poteri deliberativi proclamato a Palermo nel 1140, e scusate se è poco.

Le innumerevoli influenze hanno portato solo bene e cultura alla nostra isola, tranne una piccola parentesi romana dove si è pensato di disboscare quasi tutta l'Isola per fare incetta legna a vantaggio delle loro flotte... Questi Romani... D'altra parte, siamo già un po più in su di Napoli :)

Giusto per non dire che sparo minchiate, ecco dove si parla dei disboscamenti romani. Qualche altra fonte mi dice che i restanti boschi vennero distrutti per creare campi di grano. Insomma un primo assaggio dello sfruttamento che ci avrebbe nei secoli a seguire vessati.

Gli Arabi da parte loro, piuttosto che beduini, così come qualcuno li chiama ci hanno regalato ingegneri, artisti ed anche poeti.
Poeti come Ibn Hamdis che così parla della sua Sicilia:


Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anèlo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora, a quella
brama col corpo fare ritorno.
Viva quella terra popolata e colta, vivano anche in lei le tracce
e le rovine!
Io anèlo alla mia terra, nella cui polvere si son consumate
le membra e le ossa dei miei avi.


Ingegneri che in città come Palermo hanno costruito i Qanat grazie ai quali, l'acqua viene trasportata sotto terra con una pendenza tale che ne favorisce il fluire senza permettere però la formazione di sedimenti (moto laminare). Sottoterra così da impedirne l'evaporazione per l'eccessivo calore.
Al palazzo della Zisa dove c'è uno tra i primi sistemi di aria condizionata composto da colonne d'aria tra le porte a piano terra e le torri sul tetto e delle lenzuola bagnate che si appendevano lungo il passaggio.

Durante il periodo dell'Emirato Siciliano (dominazione Araba 827-1019), l'isola purchè convertita all'Islam conobbe un periodo di ricchezza e prosperità. Venne infatti incrementato il commercio, abolita la monocoltura del grano (allora tecnica innovativa) e spezzettato il latifondo.

Ancora in meglio mutò la situazione di noi siciliani quando iniziò l'occupazione Normanna ad opera di Ruggero I di Sicilia e l'instaurazione del Regno di Sicilia grazie a Ruggero II d'Altavilla.
Sempre Ruggero II si insediò a Palermo come capitale in quello che oggi è il Palazzo dei Normanni altresì la più antica residenza reale d'Europa! Sempre a lui si deve il Parlamento più antico al mondo, il Parlamento Siciliano.

Insomma mi pare che a conti fatti potevamo tranquillamente fare a meno dei Savoia e relativi accoliti, primo tra tutti quel masnadiero di Giuseppe Garibaldi a proposito del quale e delle cui opere se ne parla diffusamente e con dovizia di riferimenti documentali in questo articolo.

In mano di chi siamo stati

Il fenomeno mafioso prima del fascismo era ben presente e radicato in Sicilia, ma non passò inosservato a Mussolini quando già presidente del consiglio dei ministri del regno d'italia si recò in Sicilia, visitando Palermo Trapani e Girgenti "prese coscienza, col suo sensibile intuito della nozione di mafia, come costume, come morbosità psichica, come autorità di tipo tribale" (cit. Giuseppe Tricoli).

Come prima azione nominò Cesare Mori Prefetto di Trapani.
Questi iniziò una campagna repressiva che iniziò a dare subito i suoi frutti, iniziando a ritirare tutte le licenze di porto d'armi e nominando una commissione per il controllo e rilascio dei nulla osta per le attività di campiere e guardiania, sotto il sospetto controllo di cosa nostra. Infine venne inviato come procuratore generale della Corte di Appello di Palermo Luigi Giampietro affinché comminasse pene esemplari.

Dopo la proficua attività svolta a Trapani Mori venne nominato Prefetto di Palermo, con poteri straordinari estesi a tutta la regione. La sua linea d'azione fu estremamente dura, senza quartiere, attuando anche metodi illegali (tortura), coadiuvato dal Tribunale che da parte sua imponeva pene durissime.

Mori indirizzò le sue indagini anche verso personaggi eccellenti come il deputato fascista Alfredo Cucco convinto che avesse ottenuto dalla mafia voti e favori, facendolo così dimettere.
L'azione del fascismo in Sicilia è comunque argomento di letteratura, quindi come a dire che non è possibile esprimerla in poche righe. Basti dire in conclusione che, durante il fascismo cosa nostra era stata messa in difficoltà e quindi in uno stato di quiescenza, risvegliato al momento dello sbarco degli alleati.

In prossimità dello sbarco in Sicilia gli alleati ebbero la geniale idea di riferirsi ai "cugini" siciliani i cui parenti in terra d'america avevano per tanto tempo perseguito, come si sa "in amore ed in guerra...".
Primo tra tutti un certo Luky Luciano che finalmente l'FBI aveva messo al fresco ma che, in cambio di un trattamento di comodo prima e l'estradizione a Sicilia occupata dopo, mise in contatto l'OSS (futura CIA) con il suo alter ego siciliano Calogero Vizzini per ottenere informazioni e guide.

In cambio Vizzini ottenne il grado di colonnello onorario dell'USA, ma non solo! Ad ogni paese che gli alleati liberavano, generalmente a suon di cannonate visto che i tedeschi non mollarono la Sicilia senza combattere, si presentavano con un foglietto con su scritto il nome del mafioso di turno che veniva subito da loro eletto come governatore, sindaco o contestabile del paese.

Ed ecco che la mafia riprese piede in sicilia.


In mano di chi siamo

portate pazienza che, con calma colmerò anche questa lacuna.

martedì 13 gennaio 2015

la parola dai molteplici significati

Mi riferisco al termine "anatema".
Le mie nozioni lo inquadravano come maledizione ed in effetti non erravo per nulla visto che Wikipedia docet è questo il significato che questa parola ha nell'uso comune.
Però l'ultima volta che l'ho usato il mio interlocutore ne sconosceva completamente il significato, e così, giusto per rinfrescare le mie nozioni di lingua italiana, nel timore di sparare qualche corbelleria (sinonimo erudito ed educato di cazzata) sono andato a cercarne il significato, scoprendo tante cose interessanti.
Presso la cultura greca e romana l'anatema è un'offerta in ringraziamento verso una divinità o un sacrificio (oggetto inanimato o animale) sempre offerto ad una divinità a titolo di espiazione.
Ma non finisce qui, in quanto nella Bibbia Ebraica o nell'Antico Testamento prende il significato simile al termine tabù, cioè che, maledetto da Dio non bisogna toccare.
Nel Nuovo Testamento invece assume invece significato di sentenza di maledizione riguardo una dottrina o una persona, specialmente in riferimento ad una eresia.
Nella Religione Cristiana infine, e siamo quindi ai giorni d'oggi, l'anatema diventa una maledizione al diavolo contro eretici e dissidenti.
In definitiva è interessante osservare l'evoluzione del significato di un termine nel corso dei secoli, che, seppur mantenendosi in linea di massima sempre su una stessa falsariga ha assunto molteplici sfaccettature.

mercoledì 10 dicembre 2014

scuola fallimentare

Scuola Italiana = gestione decisamente fallimentare.
Bambini alle elementari con zainetti così carichi da fare invidia a trekkers decisamente evoluti.
Libri, libretti, quadernoni, più matite e penne di tutti i colori.
Il peso che grava sulle spalle dei nostri figli è aumentato esponenzialmente a dispetto dei tempi e della tecnologia!
E' una beffa bella e buona!
Ma dove diamine stanno gli educatori?
Per le mani ho avuto questo giocattolino:
un Kobo Aura H2O





E' vero qui siamo un poco al di sopra della media:
certificato IPX67 e quindi impermeabile fino a 30 minuti in un metro d'acqua, possibilità di inserimento di SD da 4 a 32 GB, WiFi ed una caterva di formati leggibili.
La bellezza si paga, ed in questo caso ha un prezzo di  circa 179€.

Ma esistono o potrebbero esistere tanti analoghi dispositivi sovvenzionati dalla CEE e dal Ministero della Pubblica Istruzione in parte e dai Genitori per il resto in sostituzione della pletora di cartaceo che avvilisca le spalle dei nostri bambini.
Gli schermi Gorilla Glass e comunque le tecnologie utilizzate per la costruzione delle Console Nintendo e Sony consentirebbero di avere dei dispositivi a prova di bambino, con l'aggiunta di un'assicurazione obbligatoria, con la continuità del servizio per gli anni scolastici.
Si perchè un aggeggio del genere (ovviamente munito di WiFi) non conoscerebbe età ed accompagnerebbe l'alunno dalle elementari alle medie e, perchè no anche alle superiori.

Testi, compiti, comunicazioni con i genitori, tutto troverebbe posto nel tablet scolastico. Inoltre sarebbe l'abbattimento del cartaceo e la comunicazione studente-alunno-famiglia in tempo reale.

Si perchè nel 2000 ci siamo già da un pezzo, e perchè ogni anno, un padre di famiglia sborsa centinaia di euro subendo il ladrocinio dei libri di testo.

Quale pizzo bisogna pagare per essere esonerati da questo ignobile girone Dantesco?