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domenica 22 settembre 2019

i tempi passano ed il wifi cresce

ovvero la rete casalinga wifi fa molti passi avanti...
in origine avendo una casa lunga con muri spessi mi trovai costretto ad installare i tradizionali "extender" tra Netgear e Tp-link con alterne fortune, ma quando i dispositivi installati sono aumentati diventando più esigenti ho cominciato ad avere grossi problemi finchè un amico mi ha consigliato questa tipologia di dispositivi


ovvero i Tp-link deco E4 in offerta su Amazon a 109,90€ ovvero mediamente 36€ a pezzo quindi mediamente poco più di quanto avevo speso per ogni singolo repeater del tipo seguente, per intenderci


analizziamo però pro e contro tra le due tipologie.
Il primo adotta la tecnologia mesh ovvero dove tutti i dispositivi svolgono un ruolo paritario e non un ruolo principale del tipo server/client. questo consente una migliore suddivisione del carico, inoltre secondo quanto letto sul sito della Tp-link questi dispositivi scelgono intelligentemente (???) dove indirizzare il segnale per andare ad agganciare uno degli appartenenti alla loro rete calibrando anche la potenza del segnale. il modello deco P7 (nella foto a seguire) al suo interno ha ben 4 antenne!!!

ma la confezione da 3 costa ben (in offerta) 231,19€ e quindi oltre il doppio dei cilindri che ho comprato.
il sistema è scalabile e se ne possono aggiungere fino a 10 nella stessa rete.
la configurazione avviene tramite app. e questa è stata l'unica nota dolente del pacchetto.
infatti ho avuto grosse difficoltà all'installazione ovvero:
- l'app non si agganciava al primo cilindro in modalità configurazione
- ho cambiato cilindro con un altro dal pacchetto dei 3 ma la cosa non è cambiata
- ho installato l'app su un altro cellulare risolvendo in parte ma non del tutto, NERVI A 1000!
- ho disinstallato l'app l'ho reinstallata e la cosa E' ANDATA A BUON FINE ma... mica tanto, forse per colpa mia perchè non vedevo i 2 dispositivi associati al primo ovvero il master (non il server attenzione!)
- cerco di tornare indietro ma richiama sempre il nome che ho dato alla nuova rete (colpa dell'app che ne può gestire diverse).
- dopo molteplici tentativi, resetto i dispositivi, disinstallo l'app e rifaccio ex novo l'installazione.
TUTTO OK!
il vantaggio del mesh è che se vi agganciate ad uno di essi e vi spostate per casa passando dalla zona di copertura un uno all'altro non perderete la connessione ma verrete "rimbalzati" da uno all'altro.
la connessione rispetto ai dispositivi precedenti è molto più stabile e veloce. adesso le cose sono molto più semplici perchè prima per differenziare le rispettive zone di copertura avevo dovuto differenziare il nome dei singoli repeater. un casino enorme!!! adesso unico nome ed unica password.

lunedì 14 gennaio 2019

gli scherzi della notte

avevo il turno di notte e per tenermi sveglio chattavo quella volta con una donna, della quale forse non conoscevo neanche il nome, sposata con figli grandi lei, fidanzato io.
la sala era illuminata dalle luci soffuse dei monitor e, una parola dopo l'altra si creò un'alchimia che esplose quando nel mio lettore cd, dove girava una compilation di montecarlo night iniziò il brano di b.b. king e diane schuur -try a little tenderness-.
sembrava fossimo seduti accanto sullo stesso divano pur essendo distanti mezza Italia.
la magia durò una sola nottata e così come comparve, sparì quando chiudemmo la connessione.
gli scherzi della rete, e della notte...

giovedì 5 luglio 2018

prima di esprimerti accertati di avere il cervello collegato

non è un segreto che io scriva, alle volte anche tanto, ma quello che faccio prima di esprimermi è quello di documentarmi.
questo giusto per evitare di dire strafalcioni...
voglio adesso rivolgermi alla Commissione Affari Legali del Parlamento europeo la quale ha già approvato una proposta di direttiva sul copyright che se promulgata sancirà in via definitiva la fine di tantissime libere attività su Internet, Wikipedia in testa.
alle volte mi chiedo se certa gente, prima di agire si documenti sulle possibili ripercussioni delle loro azioni potrebbero avere, prima di agire.
se io, in un raptus d'ira verso un rappresentante delle forze dell'ordine nell'esercizio delle sue funzioni, fossi tentato di cantargliene quattro prima penserei alle conseguenze e quindi mio malgrado conterei prima fino a mille.
nel particolare il termine wikipedia è entrato nel lessico comune e quindi anche il suo contenuto.
l'approvazione della direttiva sarebbe devastante così che, se io illustre sconosciuto volessi menzionare un qualsiasi termine protetto da copyright dovrei prima pensarci due volte.
questo si chiama progresso?
ed il bello è che queste menti eccelse le pure le paghiamo!!!

giovedì 29 marzo 2018

fare di un pelo un trave

frequentando i social network spessissimo mi trovo a leggere accese discussioni nate dal nulla.
quando dico nulla minimizzo un poco, ma in confronto allo stato di confusione, eccitazione ed ostilità che ne viene fuori sicuramente val bene dire che tutto nasca da un nonnulla.
volendo approfondire la dinamica di questi eventi, ritengo che alle spalle di tutto ciò ci siano schieramenti di pensiero e di azione più o meno occulti scatenati da quella che può essere una banale frase o espressione d'intenzione o pensiero.
si sappia però che il processo alle intenzioni è stato bandito dalla Santa Inquisizione dove, forse aveva un certo motivo di esistere ammettendo la leicità dell'istituzione in questione, già nel diciassettesimo secolo.
eppure, seppur con il tempo, le cose debbano evolversi e migliorare, proprio nei social network si riscontra quanto di peggio la nostra società riesce a produrre.
peccato...

giovedì 25 gennaio 2018

Siete invasi dalla pubblicità sul browser?

Utilizzo da sempre Chrome, nel quale ho visto con lenta ma implacabile costanza avanzare svariate forme di pubblicità.
Nulla è valso alla loro eliminazione finchè ho letto che sono una sorta (almeno così intendono loro) di favori che mi fanno indagando sui siti di e-commerce  che frequento, le mail che ricevo su gmail e tutta quella pletora di fonti che immancabilmente fanno capo proprio a Google.
In pratica non sono riuscito in nessun modo a darci un taglio finchè ho riesumato una vecchia estensione denominata AdBlock Plus per gli amici ADP che avevo ai tempi disattivato quando avevo bisogno di risorse di memoria.
BENISSIMO!!! questa è la mia configurazione dove taglio TUTTO!


Di default c'è la spunta sulla voce "Permetti alcune pubblicità non inopportune", ma io sinceramente non ne vedo il motivo...
Subito dopo tutti i banner sono spariti e comunque è possibile effettuare una personalizzazione tramite il folder 
"Aggiungi i tuoi filtri personali"



L'inserimento di un filtro necessita il rispetto di una sintassi spiegata in questa pagina, ovviamente in inglese
Non so se e quanto durerà questa franchigia dalle pubblicità (sinceramente decisamente invadenti), ma come si dice "finchè dura fa verdura" :)

mercoledì 4 maggio 2016

VI (vu ai) questo misterioso

premetto da subito che siamo in puro ambito informatico.

Quando in ambiente Unix o Sun OS innanzi tutto e Linux secondariamente, si deve editare un file testo, l'editor storico e sempre presente ovvero sistematicamente installato in ogni macchina dei sistemi operativi qui sopra menzionati è il solito/classico/odiato/amato/ostico/bastachetelostudi "vi".
MAI però chiamarlo vi-i ma sempre "vu-ai" e cioè all'inglese :)
rischiereste di sentirvi dire "VI COSA??????"
parliamo dell'antesignano per eccellenza degli editor di testo, tant'è che NON è grafico e che definirlo ostico è a dir poco un eufemismo.
Ovviamente mi riferisco ai neofiti, perchè un sysadmin di rispetto deve padroneggiare VI in quanto la modifica di un file di configurazione ma anche del crontab è sempre dietro l'angolo.
Imparare VI non è nulla di così astruso o impossibile, anzi oserei dire che per assurdo Microsoft Word è nella sua vastità molto più complesso.
ecco qui due link a due guide per apprendere VI
un breve manuale VI dove si trova l'essenziale per le operazoni più elementari ed un manuale avanzato di VI dove le azioni di modifica sono più complesse.
Considerate sempre che si tratta di modificare file testo con all'interno comandi, direttive o regole.
Ma per testare le cognizioni acquisite?
Esistono dei software di emulazione scaricabili ed installabili o una più comoda shell on-line disponibile all'indirizzo
http://www.askvg.com/pc-emulator-test-and-learn-linux-commands-in-web-browser/ .
Basta cliccare sulla scritta in fondo
Start Testing Linux Commands in Web Browser per essere catapultati nell'emulazione di una shell Linux che tra l'altro risponde a buona parte dei comandi proprietari.
Basterà a questo punto lanciare VI aprendo un file di prova che chiameremo per esempio prova ed il gioco inizierà
/var/root # vi prova

lunedì 18 aprile 2016

playing for change

Progetto nato con l'ambizioso intento di unire il mondo con un unico filo conduttore come la musica per lanciare un messaggio di pace e di amore.

  

Il meccanismo sembrerebbe semplice ma per che è leggermente addentrato alle meccaniche degli studi d'incisione non lo è poi così tanto.
Gli artisti suonano e cantano tutti lo stesso brano, con la differenza che sono sparpagliati agli antipodi del mondo ascoltando quindi, ritengo, durante la loro esibizione, una sorta di base sulla quale fare riferimento.
Il tutto viene poi assemblato in un unico brano come se tutti si fossero trovati assieme nella stessa sala d'incisione, ma così non è e lo dimostrano le immagini, peraltro splendide.
Il prodotto finito era già bello quando produssero i loro primissimi brani, ma ora hanno raggiunto direi, l'eccellenza e meritano di essere ascoltati ad libitum.
Hanno un sito che è https://playingforchange.com/ ma loro sono tranquillamente reperibili su youtube.
Non linko qui un brano perchè sono tutti belli e lascio a voi il piacere di cercarli e di ascoltarli. Tanto comunque cascherete bene.

giovedì 18 febbraio 2016

coltellino svizzero informatico

chi si trova a viaggiare o comunque a muoversi, sia per diletto che per lavoro ed, al contempo, avere la necessità di una connessione stabile ad internet questo aggeggino potrebbe tornare decisamente utile.
la d-link lo definisce un router da viaggio, ed effettivamente date le dimensioni, trova decisamente spazio non solo in valigia, ma anche nel borsello.



Al momento di questa scrittura lo si trova su Amazon a poco meno di 27€ con l'offerta prime, e così abbiamo subito tolto la curiosità dei venali :)
Ma cosa promette questo aggeggino?
Ne avevo già dato qualche anticipazione qui comunque:
Secondo le istruzioni offre:
Router, Access point, Repeater, Hot spot, Carica utenze tramite l'uscita USB e, last but not least Clouding.
Ecco qui un'immagine decisamente più esplicativa.


In pratica il dispositivo esiste, il manuale pdf solo in inglese è di ben 181 pagine ma, sul come accedere la prima volta è alquanto lacunoso. Personalmente mi sono comportato come segue.
Anzichè tentare la strada del primo collegamento via WiFi mi sono affidato al caro vecchio cavetto ethernet.
Ovviamente non avendo la minima idea dell'indirizzo a cui puntare ho utilizzato un port scanner (programmi altamente disprezzati visto che sono cosa da hacker) e gli ho impostato come scansione la classe C 192.168.0.x e poi la 192.168.1.x
Qui non si scappa, in questa fascia di indirizzi la macchina deve rispondere per forza, anzi, risponderanno in due, il vostro PC ed il 505, ma del vostro PC l'indirizzo vi sarà noto, quindi per esclusione...
Vi consiglio di assegnare al vostro PC un indirizzo astruso come ad es. il 192.168.X.152 per entrambe le classi perchè generalmente, anzi, per convenzione, si assegnano a questi dispositivi indirizzi che terminano con numeri bassi, o meglio con l'uno (1).
Basterà infine aprire il browser e scrivere come URL (indirizzo asinacci! cosa pensavate che significasse!!!!) quello ricavato ed arrivare alla pagina di login del Routerino.
Qui, di default basterà accettare come userid quella proposta e NON inserire la password. Si entrerà nei menu di configurazione dove, come prima cosa sarebbe giusto impostare la password.
Proviamo adesso ad usarlo per una funzione molto richiesta, quella di Repeater.
Posizioniamo l'interruttore a slitta posto nella parte superiore del guscio in corrispondenza della scritta Repeater.

 

Entriamo in configurazione nella modalità che consiglio e che è la più diretta, e cioè cavetto ethernet puntando all'indirizzo ip che abbiamo assegnato al dispositivo nella prima configurazione.
Selezionando la relativa opzione optiamo per il wizard.
Nel mio caso avevo sotto mano una rete aperta, cioè con accesso senza password, così dopo averla rilevata dopo la scansione (l'ho riconosciuta dal nome) l'ho selezionata. Mi è stato chiesto se intendevo usare il nome uguale del router il cui segnale stavo ampliando o se volevo ribattezzare la connessione.
Per non creare confusione ho ribattezzato la nuova connessione con il nome originale preceduto da un prefisso, poi mi è stato chiesto se volevo impostare una password per l'utilizzo del dispositivo, ed io da bravo egoista ne ho impostata una. Le procedure di affiliazione al server WiFi e fine configurazione sono state brevissime mentre il 505 si è preso quasi 60 secondi per aggiornarsi la configurazione.
Dopo di che era pronto all'uso. Infatti alla prima scansione delle reti era presente con la differenza che al tentativo di accesso mi veniva chiesta la password. Tra le tante opzioni è anche possibile diminuire l'intensità del segnale che di default è impostato al 100%.
Per le altre impostazione vi auguro un buon smanettamento ed un buon divertimento.

venerdì 18 settembre 2015

una agenda su android

il mio telefono ha di default una pessima agenda, e quando dico pessima la sto trattando ancora bene.
il mio è un caso particolare perchè uso un cellulare aziendale che si collega al server microsoft.exchange dell'ufficio scaricando non solo la posta, ma anche la rubrica telefonica, gli appuntamenti, le email e tutto quello che si viene a trovare nel calendario di outlook.
insomma alla fine mi ritrovo ad avere un applicativo agenda piuttosto carico...
gira che ti rigira, prova che ti riprova, alla fine ho trovato un app free che si chiama acalendar.
oltre a sincronizzare tutto ciò che mi serve, ed in modalità chiara e facilmente personalizzabile (io preferisco la modalità mensile) ha, ad esempio, la pratica funzione ricorda i compleanni andando se lo specifici, a recuperare se lo desideri la persona (foto inclusa) dalla rubrica telefonica. mi pare faccia anche il calcolo dell'età, ma mi si chiede di addentrarmi troppo nelle funzioni, cosa che personalmente aborro.
mentre cercavo di passare da un mese all'altro ecco cosa ho scoperto

tappando su un punto a caso basta andare in su o in giù per cambiare mese, ma posizionandoci su di un giorno in particolare, tappando a destra si passa alla visualizzazione giornaliera con le ore dalle 6 alle 21; per tornare indietro basta tappare a sinistra.
sempre tappando sul giorno, tappando a sinistra si passa alla visualizzazione settimanale, tappare a destra per tornare indietro.
insomma a mio avviso è semplicemente magico.
non oso pensare cosa faccia la versione a pagamento!

giovedì 2 aprile 2015

aumentare la copertura del nostro segnale wifi

Può capitare di avere bisogno di ampliare la copertura del nostro segnale wifi, attenendoci sempre alle norme di legge.
Per evitare di avere, a tutto inizio lo sbarramento dei muri di casa e trovandomi comunque in campagna, pensavo di attuare una soluzione attivabile al bisogno con irrorazione del segnale a pioggia.

Come trasmettitore utilizzerei l'ultra collaudato Netgear WP3000RP che Amazon al momento della scrittura di questo articolo propone alla ridicola somma di 23,75€



L'aggancio di questo dispositivo alla nostra rete avviene via wifi o via ethernet. Nel nostro caso cercheremo di farlo funzionare via wifi.

Il ripetitore andrà posizionato sul tetto (nel mio caso) o su un balcone (altro eventuale caso), purchè riesca a coprire dall'alto tutta la zona scoperta. Attenzione perchè il dispositivo non ha le caratteristiche di un ponte radio e quindi non aspettatevi una copertura sterminata.

Essendo però un dispositivo elettronico, sarà necessario provvedere alla sua protezione, ed ecco allora la necessità dell'acquisto di una cassetta stagna per esterno


le cui dimensioni dovranno bastare per ospitare il Netgear.
L'alimentazione di quest'ultimo avviene tramite presa a 220V, ragion per cui il dispositivo sporgerà posteriormente


questo influirà sulla profondità della cassetta.

Alla cassetta afferirà poi un tubo un pvc dentro il quale passerà il cavo d'alimentazione, e vi sarà fissato un sostegno che la manterrà ad una certa altezza o la fisserà ad un sostegno di nostra scelta.

Qualora la copertura wifi non raggiungesse il dispositivo, o ci fossero problemi a stendere un cavo ethernet dal router al Netgear, allora è solo una questione di soldi...
Basterà utilizzare dei Powerline (eccone un esempio - 27,62€ su Amazon).



Questo componente trasporta il segnale ethernet attraverso la rete ENEL, così basterà sfruttare il cavo d'alimentazione del Netgear per portare anche il segnale ethernet via Powerline, che tramite cavetto uscirà da un dispositivo per entrare nell'altro.

ATTENZIONE: NORMATIVA !!!

RETI WIRELESS AD USO PRIVATO Art.99 (Stralcio)

Appartengono a questa categoria le reti che un qualunque soggetto privato utilizza per trasportare traffico di pertinenza propria: è quindi vietato utilizzare questo tipo di rete per trasportare traffico per conto terzi.

Chi fa collegamenti wireless sul proprio fondo (o attraversa una serie di fondi di proprietà) non deve pagare alcun contributo nè presentare alcuna domanda. I contributi e la domanda di autorizzazione generale sono richiesti quando il collegamento attraversa suolo pubblico.


Per qualsiasi chiarimento tecnico contattatemi.



martedì 3 febbraio 2015

Download Interruptus?

Usate Chrome e durante lo scaricamento di un grosso file la connessione va giù o per un qualsiasi altro motivo il download va a puttane con relativa perdita di byte e tempo?
Fortunatamente esiste l'Open Source ed un programmino che si chiama WGet installabile sotto Windows che chiamarlo mastino è poco.
Unica pecca, quella che gira sotto shell DOS e quindi niente interfacce grafiche.
Come funziona? Nulla di più facile!
Inizialmente converrebbe, per usarlo al meglio, leggersi il manuale in pdf che viene installato assieme all'eseguibile, giusto per recepire la sintassi.
Ricordo che abbiamo a che fare con la shell del DOS, giusto per capire eccone qui un esempio



Come funziona il tutto?
Si installa il programma in una Directory più facilmente raggiungibile, ed in questo ci viene in aiuto la procedura di installazione




Sarà preferibile optare nell'installazione completa di documentazione:



Apportare le relative modifiche all'installazione


E proseguire fino alla completa installazione.

A questo punto per effettuare un download in modalità mastino, supponendo che l'indirizzo del file da scaricare sia
http://softwarehouse.com/programmi/programmino_bello.exe
ci comporteremo così:

Aprendo la shell di DOS di posizioneremo in c:/wget/bin con il comando
CD /wget/bin
e quindi lanceremo il comando wget con la seguente sintassi
wget -t=inf http://softwarehouse.com/programmi/programmino_bello.exe

dove -t significa tries cioè il numero di tentativi che il programma deve fare per scaricare il programma se incappasse in qualche problema.

se però qualcosa andasse veramente storto ed il backup restasse monco allora lanciare il copmando

wget -c http://softwarehouse.com/programmi/programmino_bello.exe

dove -c sta a significare continue in pratica il resume del download.

l'andamento del download verrà visualizzato in modalità testuale nella shell, nulla di bello ma sicuramente pratico e funzionale.

mercoledì 12 marzo 2014

pubblicità moleste nel browser


è già da tempo che mentre navigo appaiono in basso delle finestrelle fluttuanti con pubblicità di articoli più o meno azzeccate (maledetti cookies!) ma comunque moleste.
clicchi sulla crocetta per chiuderle ma dopo un poco ecco che la finestrella di turno riappare in basso a sinistra puntuale come l'esattore delle tasse.
allora, ingenuo la studio e mi affido alla voce che ti promette di NON far apparire più questa sorta di servizio offerto da Deal Ply, offerta talmente tecnologica che addirittura propone lo scaricamento di un eseguibile che rimuoverà tutto (.....?).
sto usando una macchina virtuale appena da poco messa su (e già impestata @!*#!!) e quindi voglio vedere fino a che punto arriva il gioco, alla peggio cancello tutto e ripristino il tutto (discorso questo per gli informatici lo so...).
scarico, eseguo, mi viene chiuso il browser (sticazzi) ed alla fine mi fanno anche i complimenti per aver usufruito fino ad ora del servizio.
dopo qualche giorno però... riappare la finestrella !!!
allora mi attivo sul serio:
su chrome - strumenti/estensioni , cercare tutto quello che inizia con DealPly (il mio era francese) e rimuoverlo come Chrome consiglia e cioè cliccando sul cestino dell'immondizia.
bastardelli...

martedì 29 ottobre 2013

Powerline e non se ne parla più...

Quando si devono collegare due periferiche tramite connessione di rete nell'ambito dello stesso appartamento allora può essere una valida alternativa alla sfruttatissima connessione wifi l'utilizzo dei powerline.
In pratica si tratta di un'applicazione di quello che una volta era comunemente conosciuto come interfono ad onde convogliate



cioè un interfono che usava come fili la normale rete casalinga a 220V. Bastava quindi inserire le spine dei due apparecchi in due qualsiasi prese a muro dell'appartamento per poterli mettere in collegamento, senza dover passare fili dedicati come nei comuni citofoni.
Di quale apparecchio parliamo? Della loro naturale evoluzione e cioè del TP-Link TL-PA411 KIT

tra i due apparecchi non transita la voce ma dati, fino a 500Mbps fino ad una distanza massima di 300m. Ma non finisce qui, visto che il protocollo di dialogo possiede un sistema QoS integrato e la crittografia AES lo rendono flessibile e sicuro, perfetto per collegare dispositivi di rete come computer, game console, stampanti o hard disk di rete (NAS) e last but not least il decoder di Sky.
Ed è proprio per quest'ultima periferica che ho utilizzato questo dispositivo.
La scelta è caduta su questo modello dopo una lunga ricerca su diversi forum, dove ho letto pareri contrastanti sul modello consigliato per affiancarlo ai decoder in questione. Maggior uniformità di pareri ho invece riscontrato su questo economico KIT che alla fine ho acquistato su Amazon alla modica somma di 33,56€.
Dire che l'utilizzo/configurazione sia banale non fa giustizia alla semplicità d'uso di questo oggetto.
Per configurare e mettere in opera i 411 esistono 2 metodi.
1) installare il software dedicato, tramite il quale ci si collegherà ai dispositivi, uno per volta, inserendo tutti i parametri necessari alla messa in rete. Tramite questo software è anche possibile aggiornare il firmware.
2) inserire i due 411 nelle rispettive prese di corrente ed aspettare che si allineino in automatico.
La seconda opzione non è documentata ma ho letto sui forum che funziona, così mi sono comportato di conseguenza.
Comunque, giusto per far capire a tutti e due che ne esisteva un gemello acceso, ho attivato la funzione avanzata tramite Pair Buttons che altro non è se non la codifica AES a 128-bits.
Il tempo di spostarmi dalla stanza del modem alla stanza del decoder ed ecco che la connessione si era instaurata.

Bisogna sapere che la casa SCONSIGLIA di collegarli a ciabatte, spine triple o comunque altri derivatori che NON siano dirette prese a muro, pena un tangibile degrado della velocità massima dei dati. Questa considerazione è stata verificata da diverse persone su alcuni forum, quindi non è leggenda ma a quanto pare realtà.


sabato 27 luglio 2013

pessima settimana informatica

pessima settimana informatica...
e per chi, con l'informatica, ci mantiene la famiglia non è il massimo!
il botto da 90 l'ho ricevuto grazie ad un certo hmei7 che ha deciso di sfruttare per ben due volte consecutive la mia indolenza nell'aggiornare delle vulnerabilità nel mio sito mettendolo KO.
adesso il bambino è decisamente a terra, e con questa scusa farò tabula rasa rimettendolo in piedi con l'ultima versione di software, con meno "munnizza" e sicuramente più ragionato.
in mezzo mettiamoci la morte del mio cellulare aziendale, con tutto il suo contenuto, portato in sostituzione, con relativa ricaricamento di circa 500 contatti, appuntamenti e note per poi accorgermi che anche il muletto andava male...
altra restituzione, nuova riconsegna di altro muletto ed altro ricaricamento di dati (non spaventatevi, trattavasi di semplice sincronizzazione via rete).
nel corso della settimana altre minchiatelle col botto finale del non riuscire a stampare la busta paga in formato A4...
OK, era venerdì e per due giorni con il mio nuovo Call of Duty mi sfogherò a sparare ai terroristi con tutto il mio arsenale a disposizione.
che cazzo di settimana però...

che poi, a pensarci bene, grandissimo minchione di hmei7, mi spieghi dov'è la gloria nell'hackerare un sito le cui vulnerabilità si trovano sui libri d'informatica delle scuole elementari?
mi spieghi poi tu, che avrai circa 20 anni, che soddisfazione provi a devastare siti con la stessa facilità con la quale io potrei rubare caramelle ad un bambino di 5 anni? credo debba farti visitare da uno bravo, e comunque non sono sicuro, vista la tua espressione da prepuzio con le orecchie, che tu riesca a venirne fuori.

a distanza di 10 anni ho riletto questo post e desidero mettervi a conoscenza di qualcosa. Le mie ricerche su hmei7 sono poi continuate finchè sono finito su un blog aperto da un esperto di sicurezza informatica pakistano (i pakistani sono tostissimi!) il quale è stato interpellato da un suo amico rimasto vittima di questo cretinetto. Dico cretinetto perchè il pakistano è riuscito a risalire a lui, e per lui intendo la sua reale identità e non il viso mascherato che con spocchia espone sul suo profilo istagram la le sue vere foto. Il tizio ha estrapolato TUTTE le sue email personali, la sua identità, il fatto che sia indonesiano, dove lavora, il titolo della sua tesi di laurea come ho già detto le sue foto senza maschera (grandissima faccia di c..zo), ed altra informazioni interessanti, il tutto pubblicato nel blog a lui intitolado in modo tale che basta una ricerca su google a suo nome per trovarlo. Il diavolo fa le pentole ma NON i coperchi :)

giovedì 30 maggio 2013

falsi d'autore a prezzi popolari

il fenomeno dei falsi d'autore è ormai un fenomeno consolidato, talmente consolidato che il prezzo di queste opere, senza nulla togliere all'autore, cominciano a costare sempre di più.
se quindi c'era una mezza idea di farsi replicare un Caravaggio da appendere nel salotto, ecco che sentirsi sparare la cifra per eseguire il lavoro, sommata poi al costo della cornice in tema, diventa un acquisto decisamente importante.
COPIA-DI-ARTE.COM è un sito che offre un milione (si avete letto bene, ben 1.000.000) di riproduzioni di circa venticinquemila artisti, ad un prezzo decisamente popolare; ma del prezzo ne parleremo poi.
Il sito inizialmente può confondere un poco, ma poi, presaci la mano è fruibilissimo.
Le opere sono selezionabili sia per artista che per stile artistico, poi per la gioia degli arredatori è possibile anche la ricerca per colore. Le opzioni di ricerca sono posizionate sulla sinistra della home page.
Interessante è la possibilità di scegliere il supporto sul quale l'opera scelta verrà stampata. Sono molteplici e spaziano dalla tela artistica verniciata all'alluminio, plexiglas passando per la carta artigianale 230g e tanti altri.
Basterà cliccare su INFO QUADRI e poi Supporti di stampa per avere chiarite le idee.
Per chi lo desiderasse è possibile anche avere delle copie dipinte a mano, ovviamente non allo stesso prezzo.
Inoltre, non solo è possibile scegliere il formato di stampa desiderato, ma è possibile anche richiedere un solo dettaglio del quadro scelto.
La tecnica di stampa è quella Gicleè che garantisce una qualità eccellente.
Oltre alla tela è possibile acquistare contestualmente anche il telaio sul quale questa è fissata e la cornice la cui scelta spazia su una catalogo di tutto rispetto.
Nel caso in cui volessimo comprare un'opera vediamo come si opera:
Supponiamo di voler appendere nel nostro salotto 'I papaveri' di Monet. Possiamo arrivare all'opera dall'autore o dallo stile artistico e cioè l'Impressionismo. Casualmente in questo caso l'opera è la prima della lista. Clicchiamoci sopra così da entrare nella pagina della scelta.
Qui è possibile una simulazione del quadro appeso su una parete il cui colore potremo scegliere, contestualizzata in cinque arredi tipo. Sulla destra ci sono le opzioni per configurare l'opera che andremo ad ordinare. Per il formato preferirei attenermi a quello originale e quindi un bel 65x50. Come supporto di stampa desidero cambiare e clicco su Stampa su tela selezionando nel menu che appare Tela artistica 390g cotone 100%. In tal caso sparisce l'opzione del margine bianco, che è possibile richiedere nelle dimensioni desiderate. Clicco in alto sulla voce SCEGLIERE TELAIO & CORNICE per selezionare il telaio ed opto per il 7110 non senza aver prima cliccato sul piccolo punto interrogativo sulla sua destra per capire meglio di cosa si tratta.
Qualora volessimo scegliere una cornice, avremo la sorpresa di un'anteprima della nostra opera con la cornice selezionata, così per vedere come si presenterebbe. Ma io non voglio cornice, così ecco il conto:



Prezzo non scontato97,26 EUR
Prezzo della riproduzione41,25 EUR
Prezzo della cornice33,80 EUR
Prezzo totale con IVA75,05 EUR
Sconto sul quadro : 35 %

per i costi di spedizione basta cliccare sull'apposito link ed ecco che il popup dedicato ci proporrà una spedizione standard con UPS in 3 giorni feriali a 14,90€ più i sovraprezzi per l'eccesso di dimensioni e le spese di imballaggio.

Registrandosi sul sito (necessario per l'acquisto) verrete costantemente informati su promozioni e sconti che vengono effettuate/i molto spesso.

In definitiva, se amate i quadri e non volete spendere una fortuna, questo sito potrebbe essere una buona soluzione.