è la seconda volta che mi ispiro ad un articolo letto sul blog del buon Marco Crupi.
Non vorrei passare per uno che si dedica al plagio, ma semplicemente avendo molti ma molti impegni e veramente molto poco tempo da dedicare al blog ecco che non sempre riesco ad impegnarmi per tirare sempre fuori dal cilindro argomenti nuovi ed interessanti.
Desidero iniziare con una piccolissima disanima sui due marchi più diffusi, e cioè Canon e Nikon. Lasciando stare i più campanilistici pareri, possibilmente perorati dalle più articolate motivazione tecniche, vi dico perchè io ho scelto Canon.
In origine ero orientato verso Nikon, nel dettaglio verso una 40D perchè posseduta da un mio collega. Mi recai presso un noto rivenditore di Palermo ed incollai il mio naso alla vetrina Nikon ed a quella delle relative ottiche. Poi capitai su quella delle ottiche Canon e, dopo aver visti i prezzi chiesi al commesso se, quelle esposte fossero ottiche usate (!!!). Questa è stata, in breve la ragione sul perchè scelsi Canon: il prezzo delle ottiche presso quel negozio. Tanti potranno dirmi che quelle Nikon/Nikkor sono diecimila volte meglio, ma io, in fede, posso assicurarvi che la serie L Canon vale tutti i soldi che costa, tant'è che, escluso il 10-22 preso semplicemente perchè il 16-35 sarebbe stato mortificato sulla mia APS-C, compro ormai solo lenti professionali serie L.
Qualcuno poi verrà a dirvi che un marchio prevale sull'altro su un genere piuttosto che su un altro (avete fatto caso che nello sport, tutti i teleobiettivi sono bianchi, quindi Canon?), ma non credo sia questo il punto. Il punto, per me, è quello di comprare SEMPRE, con il cuore. Quindi a parte qualche strafalcione dettato da qualche impossibile amore a prima vista, optate per la scelta più pratica che qualsiasi vostro amico appassionato di fotografia saprà consigliarvi.
Avete bisogno di foto ricordo? Una compattina andrà più che bene.
Oggi ne producono di sofisticatissime per la gioia dei più tecnologici e spendaccioni, con addiruttura georeferenziazione delle immagini e tecnologia rugged. Per non di meno, anche i più parsimoniosi potranno sbizzarrirsi nella scelta del loro modello più adatto, forse confondendosi un poco negli sterminati cataloghi che ogni marchio mette a disposizione.
Sappiate comunque che il numero di megapixel così come le mille-e-una funzioni non sono sinonimo di qualità.
Dopo la compatta viene la Reflex.
Chi si rivolge a questa tipologia lo fa per due motivi: per intima necessità o per desiderio di crescere fotograficamente o comunque avere più possibilità di intervento al momento dello scatto.
Di questa tipologia ne ho appena parlato, desidero però aggiungere un piccolo distinguo tra le tre macrocategorie che le cotraddistinguono: le entry-level, le semi-pro e le pro.
Le differenze funzionali oggi si sono molto appiattite, restando quindi (e ci mancherebbe) solo quelle prestazionali. Al momento dell'acquisto non fatevi ammaliare dalla fascia superiore, se non ne siete realmente bisognosi. Nel mio caso infatti comprai una D40 (semi-pro della quale ancora oggi NON me ne pento pur essendo quasi obsoleta) che però pagava il gap prestazionale con una notevole differenza di peso in più. Insomma era più macchina e meno (passatemi il termine) giocattolo. La coeva D400 pesava molto di meno, scattando comunque delle signore foto. Dov'è il trucco? Che se devi scarrozzarti la macchina a lungo, il peso in più si sentirà. Allora se non giustificato sarà inutile.
Esiste poi una categoria che si chiama Bridge, che ho sempre rifiutato. In pratica sono delle compatte travestite da reflex, quindi, IMHO nè carne nè pesce. Esiste però una fascia di utilizzatori che ne è contentissima, ed ho visto foto scattate con queste macchine che lasciavano il fiato mozzato... Ricordiamoci sempre che la foto non la fa la macchina ma il fotografo. La macchina è come la ciliegina sulla torta :)
Visualizzazione post con etichetta fotografia. Mostra tutti i post
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mercoledì 7 agosto 2013
che macchia fotografica comprare?
lunedì 5 agosto 2013
è già nata la macchina fotografica da indossare
Me ne sono accorto oggi leggendo il blog di fotografia di marco crupi.
a parte l'attuale prezzo di 399,99£ (circa 457€) che ritengo eccessivo ma forse giustificato dalla novità, mi sembra un'idea simpatica da indossare.
Con una memoria di 5 giga consente di scattare circa 2000 immagini georeferenziate al giorno, si perchè è anche provvista di GPS...
Le modalità di scatto possono essere decise grazie ai sensori di temperatura, colore, direzione, accelerazione e movimento di chi l'indossa, tramite un obiettivo con fuoco da 0,6m ad infinito con un'apertura di 136 gradi. il tutto per un peso di 58 grammi.
Ovviamente è possibile impostare la sensibilità dei sensori, così da poter influire sul numero degli scatti.
Le critiche mosse verso questo simpatico strumento sono quelle dello snaturare il gesto della fotografia, visto che tutto, ma veramente tutto, è automatico.
Personalmente la vedo invece come una fornitrice di reportage a ciclo continuo. In pratica uno strumento per documentare la nostra giornata senza dover avere il pensiero di "dover" scattare ogni 2 minuti. Il problema semmai sarebbe poi in serata il dover spulciare le migliori tra le 2000 foto scattate !!!
a parte l'attuale prezzo di 399,99£ (circa 457€) che ritengo eccessivo ma forse giustificato dalla novità, mi sembra un'idea simpatica da indossare.
Con una memoria di 5 giga consente di scattare circa 2000 immagini georeferenziate al giorno, si perchè è anche provvista di GPS...
Le modalità di scatto possono essere decise grazie ai sensori di temperatura, colore, direzione, accelerazione e movimento di chi l'indossa, tramite un obiettivo con fuoco da 0,6m ad infinito con un'apertura di 136 gradi. il tutto per un peso di 58 grammi.
Ovviamente è possibile impostare la sensibilità dei sensori, così da poter influire sul numero degli scatti.
Le critiche mosse verso questo simpatico strumento sono quelle dello snaturare il gesto della fotografia, visto che tutto, ma veramente tutto, è automatico.
Personalmente la vedo invece come una fornitrice di reportage a ciclo continuo. In pratica uno strumento per documentare la nostra giornata senza dover avere il pensiero di "dover" scattare ogni 2 minuti. Il problema semmai sarebbe poi in serata il dover spulciare le migliori tra le 2000 foto scattate !!!
venerdì 17 maggio 2013
Canon 70-200: F4 con qualche compromesso... senza compromessi.
Quando necessita un teleobiettivo con una focale senza grandi pretese di ingrandimento che però copra le esigenze di un fotografo medio, la scelta cade generalmente su ottiche 70-200 like.
Mamma Canon offre per questo range offre diversi obiettivi tra i quali quello che affettuosamente viene chiamato "il bianchino".
Bianchino perchè è il più piccolo della famiglia, offendo solo una focale F4 ed il fatto che è un serie L, e cioè appartenente alla linea professionale.
Mamma Canon offre per questo range offre diversi obiettivi tra i quali quello che affettuosamente viene chiamato "il bianchino".
Bianchino perchè è il più piccolo della famiglia, offendo solo una focale F4 ed il fatto che è un serie L, e cioè appartenente alla linea professionale.
I fratelli più grandi possono offrire in più una maggiore luminosità con una F2,8 e la stabilizzazione, a scapito però del costo e delle dimensioni.
Il bianchino invece, rispetto ai fratelloni è decisamente più sottile e meno appariscente, ma non per questo meno performante.
In gergo, di queste lenti si dice che siano "una lama", riferendoci alla definizione e nitidezza dell'immagine che restituisce.
Il bianchino è stata la mia ponderata scelta. Ponderata, scattando foto sportive generalmente di giorno e quindi senza grandi problemi di luce, facendo così cadere la necessità della focale F2,8 e della stabilizzazione che anzi sfuggo come la peste (mai sotto 1/125 se non in caso di panning). Decisamente più piccolo e leggero dei suoi fratelli maggiori, si apprezza per questo quando, durante una gara di moto ci si trova a scattare foto per un'intera giornata.
Praticissimo inoltre il trattamento di tutte le ottiche serie L e cioè resistenti a polvere ed umidità.
mercoledì 15 maggio 2013
super grandangolare tuttofare?
in occasione del mio viaggio nel parco nazionale degli Adirondaks nello stato di New York ho sentito la forte necessità di un grandangolare spinto, per immortalare i grandi spazi che mi si sarebbero presentati. Il 17-85 l'avevo venduto per comprare il magnifico 24-105 (mi scuso per i non adepti, ogni coppia di numeri identifica un obiettivo Canon) che però nel formato APSC della mia 40D era leggermente proiettato in alto, forse troppo per quello che desideravo fare: insomma NECESSITAVA un vero grandangolare!
Dopo aver spulciato innumerevoli forum, blog e siti con prove, test e confronti, la scelta è caduta sul buon ma principalmente sicuro Canon 10-22. La concorrenza era il Sigma, ma il suo fallace controllo di qualità mi ha fatto rinunciare all'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Infatti il Canon è quello che costa più di tutti e cioè, dal mio pusher di fiducia 639€ (ivato) al quale dobbiamo aggiungere il paraluce.
Vista l'entità della spesa, ho preferito non confondermi proprio qui, ed ho comprato l'EW-83E e cioè l'originale per la modica somma di 39,93€ e cioè quasi il doppio di quello di concorrenza. Se sommiamo spese di spedizione, commissione paypal ed assicurazione ecco che sforiamo gli 800€...
Ma ne valeva la pena!
Dopo aver spulciato innumerevoli forum, blog e siti con prove, test e confronti, la scelta è caduta sul buon ma principalmente sicuro Canon 10-22. La concorrenza era il Sigma, ma il suo fallace controllo di qualità mi ha fatto rinunciare all'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Infatti il Canon è quello che costa più di tutti e cioè, dal mio pusher di fiducia 639€ (ivato) al quale dobbiamo aggiungere il paraluce.
Vista l'entità della spesa, ho preferito non confondermi proprio qui, ed ho comprato l'EW-83E e cioè l'originale per la modica somma di 39,93€ e cioè quasi il doppio di quello di concorrenza. Se sommiamo spese di spedizione, commissione paypal ed assicurazione ecco che sforiamo gli 800€...
Ma ne valeva la pena!
Bello come il sole ma non solo.
Tralascio volutamente tutte le descrizioni e pareri tecnici, reperibili tranquillamente in rete, per esprimere semplicemente un parere on the road.
E' una lente che non si smonterebbe mai se non quando mostra il suo limite per la distanza, ed anche lì dipende da che tipo di fotografo siete, visto che conosco qualcuno che scatta sempre e solo con il grandangolo (sono scelte).
Non deforma se non nei limiti della decenza
resiste bene al controluce e, riesce bene a fare bene il suo sporco lavoro anche quando il soggetto è estremamente largo (e ti credo con 10mm!!!)
Vi assicuro che l'insegna era veramente larga ed io per esigenze di composizione di più non potevo arretrare.
Si è dimostrato anche discretamente luminoso con i suoi f 3,5
Questa è stata scattata all'Orange County Chopper con i seguenti dati:
sec 1/22 f 4.00 ISO 400 che a ben guardare non sono nulla di che se si pensa che la moto era quasi al buio...
Cosa manca a questa lente? Per me che sono un trekker la prima cosa che mi viene in mente è la tropicalizzazione, per il resto per chi resterà fedele all'APSC sarà un'evergreen.
buona luce!
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