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sabato 22 ottobre 2022

Tutto per tutti ma non per il libero cittadino

 L'Italia è per antonomasia il paese delle pastoie legali per i cittadini per tutto ciò che si avvicina a qualcosa che può assomigliare ad un'arma. Ottenere un porto d'armi per difesa personale è praticamente impossibile se non si risponde a particolarissimi requisiti. Più facile ottenere quelli ad uso sportivo o venatorio, ma qui si apre una parentesi enorme.

Coltelli questi bistrattati. Formalmente sarebbero dei ferri taglienti, praticamente quindi avere un coltello in tasca sarebbe come avere una pinza con la differenza che taglia. Ma il legislatore ha demonizzato l'oggetto consentendone il porto SOLO per giustificato motivo quindi, o ti trovano con coltello zaino e tenda in direzione campeggio o sono guai. Ma bada bene! E' preferibile essere in itinere e non al bar a fare colazione o prendere l'aperitivo...

La balestra è liberamente detenibile, ma nelle mura domestiche in quanto definita arma impropria, proibita per la caccia (a differenza dell'arco) e quindi sottoposta a tutte le regole relative al trasporto delle armi improprie, come ad es. il fucile subacqueo.

Steso trattamento stelle e stelline da ninja. Meglio tenerle nella teca a casa. Se poi foste in possesso di una (orrore!!!) BAIONETTA sarebbe come avere un'arma o munizione da guerra. Nel dettaglio rientra nella categoria delle "armi bianche" e per questo va denunciata e conservata a casa.

Altro oggetto proibito è il Taser. Ebbene si, il dispensatore di scossa altrove usato per difesa personale ma non in Italia. Meglio, per possederlo ed usarlo unicamente per difesa personale occorre possedere il Porto d'armi, ma non quello ad uso venatorio o sportivo. Quindi per esclusione mettetevi il cuore in pace. Semmai è possibile usare lo spray al peperoncino, ma solo quello omologato.

Invece se un malvivente entra a casa vostra, vi deruba e, se siete i casa e reagite vi strafotte anche di botte, allora che volete farci, probabilmente è una persona sensibile ed ha reagito male per la paura. Al contrario se è lui a soccombere, allora soccomberete voi in tribunale.

venerdì 26 luglio 2019

la (stocazzo) di grandeur francese IMHO

Nel dizionario francese per “grandeur” si intende grandezza o estensione, ovviamente intese in riferimento al modo di dire ‘grandeur francese’ in senso lato perchè, osservando la cartina


non ci si potrebbe/dovrebbe riferire solo all’estensione dei confini geografici
della nazione, a ieri colonialistici.
di ieri perchè oggi è pressochè tutto un ricordo avendo perso de facto quello
che una volta erano gli ultimi scampoli di imperialismo ed in seguito colonialismo
oltre mare che la francia poteva vantare dall’america centrale alla nuova
caledonia passando per la costa occidentale dell’africa, il magreb, e sempre per
grandi linee, l’indocina e la polinesia.
alcuni passaggi sono stati relativamente indolore ma altri decisamente sofferti
come la perdita dell’indocina che poi una cosa tira l’altra sfociò nel conflitto
del vietnam, e la guerra d’indipendenza d’algeria ultimo scampolo di estensione
territoriale extraeuropea.
con l’algeria la francia perse l’ultima colonia ma, ritengo, guadagnò l’ostilità di
una gran parte dei magrebini residenti sia in algeria, ma peggio in francia.
perso tutto si, ma non la spocchia!
infatti continuano a ritenersi ancora una grande nazione quando, e casca a
fagiolo, vale mille volte lo slogan di quella pubblicità che dice che è meglio
un grande pennello invece di un pennello grande.
in altre parole, per i francesi che ci leggessero, non si vive di ricordi, sensazioni
o di lei non sa chi sono io…
il comico italiano paolo cevoli coniò uno slogan che se apparentemente
sembrerebbe solamente ilare è invece pregno di contenuti ovvero
“fatti non pugnette!” ed i francesi non fanno fatti da epoche immemorabili.

chiacchiere però tante...

lunedì 8 luglio 2019

cosa strana la storia...

Tutto è cambiato ma nulla è cambiato.
Il 2 settembre 1945 sancisce la fine della seconda guerra mondiale e con essa si chiude una triste pagina della storia italiana ovvero quella della guerra nella quale l'Italia venne trascinata dal governo fascista che durante il ventennio aveva fatto il bello ed il cattivo tempo.
Il 2 giungo 1946 dopo un anche se contestato referendum viene abrogata la monarchia e nasce la Repubbica.
Viene sancito il reato di apologia di fascismo, a tutt'oggi l'insulto più gettonato è proprio fascista però l'Italia ancora non riesce a scrollarsi di dosso il segno lasciato da colui che ha iniziato e perpretato tutto questo ovvero Benito Mussolini.
Perchè questo? Perchè ancora assurge agli onori della cronaca con un libro "M-il figlio del secolo" dove si parla dei sei anni che portarono alla sua affermazione politica. Libro che vince il Premio Strega 2019.
Qualcuno ancora dice che bisognerebbe dimenticare tutto, tutto come una signora che in edicola comprò un settimanale che omaggiava Mein Kampf non per scoprire fino in fondo la follia del nazismo ma semplicemente per... bruciare il libro, proprio come facevano loro.
E' proprio vero, la storia ha dei corsi e ricorsi, anche se alle volte piccolissimi.

lunedì 25 febbraio 2019

TV immondizia

Quando il trash non conosce mai fine ovvero, il momento in cui la televisione italiana ha introdotto gli opinionisti.
Devo innanzitutto anticipare che a mio avviso uno strumento come la televisione debba, data la sua capillarità ed il fatto che sia a pagamento, essere uno strumento divulgativo così come lo fu ante litteram ai suoi albori. O per lo meno l'intenzione era quella.
Ad oggi la rovina principale sono diversi fattori quali, lo Share sull'altare del quale si immola qualsiasi scivolone di cattivo gusto.
Il generico spettacolo Nazional Popolare il quale passi se privo di elevati contenuti ma da eliminare se gretto, di cattivo gusto o scialbo. E diprogrammi su questa flasariga ne ravvedo parecchi.
Tra questi, anche se il format non sarebbe male, ovvero facendo leva sul confronto ed il dialogo ci sono i talk show. Ma la piaga di questo spettacolo dal quale provengono in origine uno sciame di so-tutto-io sono i così detti opinionisti.
La figura in se avrebbe un suo ruolo ed un suo scopo se scelta con oculatezza mentre diventa nefasta se attingi a persone, cito tre persone non tanto a caso ma selezionate con cura, Tonon, Mughini e Sgarbi.
Li ho menzionati in ordine crescenti di perniciosità.
I modi affettati nulla hanno a che vedere con quelle ditu che ritengo imprescindibili con la figura che dovrebbe ricoprire e cioè, cultura o al limite conoscenza, imparzialità, apertura mentale, e grande umiltà perchè non abbiamo bisogno di cattedratici ma di persone che esprimono opinioni e non sentenze.
Mughini è troppo supponente, spesso scostante e bastian contrario per partito preso.
Sgarbi invece è l'archetipo del cafone arrogante. Non avrebbe il diritto di parola per il solo modo di come se lo arroga.
Piuttosto rimpiango gli "antichi palinsesti" della Rai degli anni 70.

mercoledì 24 ottobre 2018

crimini di guerra e dintorni

EPISODIO SPUNTO DELLA RIFLESSIONE
Mi collego ai recenti eventi relativi all'onorevole Alessandra Mussolini che intende denunciare chiunque offenda il nonno Benito sui social.
COROLLARIO DELLO SPUNTO
In pratica hanno ripreso vigore le polemiche riguardo il trentennio fascista, le guerra che ne seguì e le leggi razziali applicate in Italia tra il 1938 ed il 1945 e quindi in pieno periodo fascista.
NOCCIOLO DELLA RIFLESSIONE
Il mio primo pensiero, va al termine "Crimini di Guerra" che desidero collegare a diverse mie riflessioni.
La prima è -chi è senza peccato scagli la prima pietra-, e durante una guerra, ogni attore ha commesso le nue nefandezze, nessuno escluso.
La seconda è -la storia va esaminata per non ripetere gli stessi sbagli ma senza però cadere nelle recriminazioni-
Questo secondo concetto lo esprimo più chiaramente.
Chi ha realmente vissuto quegli eventi (nel 99% dei casi) non è più tra i vivi, e quindi quando un ventenne accusa di nazismo qualcuno, dubito fortemente sull'esattezza del giudizio.
Haimè Primo Levi ci ha lasciato sì con una grande testimonianza scritta (Se questo è un uomo) ma personalmente nel 1987 e quindi è venuta a mancare una figura che certamente poteva usare questo appellativo a pieno titolo e con cognizione di causa.
Idem quando si parla con disinvoltura di fascismo, grazie però al quale oggi tanta gente riesce ad usufruire dell'istituto della pensione.
Piuttosto allora che abbandonarsi a facili aggettivi sarebbe più costruttivo dedicarsi alla lettura e ri-lettura della storia.
Ad esempio, proprio come crimini di guerra nessuno ha mai parlato o approfondito il discorso del "fuoco amico".
E' forse meno deplorevole venire uccisi dalle armi del proprio esercito?
Altra voce spesso sentita recentemente è quella de "danni collaterali", ad oggi definita come "effetto secondario di un'azione di giustizia" (molto americano!).
Di fatto però il contenuto non cambia. A morire sono sempre degli innocenti. Verrebbe allora facile inveire contro coloro che si macchiano di questa colpa con l'epiteto "sporchi fascisti!!!"
O no?

giovedì 5 luglio 2018

prima di esprimerti accertati di avere il cervello collegato

non è un segreto che io scriva, alle volte anche tanto, ma quello che faccio prima di esprimermi è quello di documentarmi.
questo giusto per evitare di dire strafalcioni...
voglio adesso rivolgermi alla Commissione Affari Legali del Parlamento europeo la quale ha già approvato una proposta di direttiva sul copyright che se promulgata sancirà in via definitiva la fine di tantissime libere attività su Internet, Wikipedia in testa.
alle volte mi chiedo se certa gente, prima di agire si documenti sulle possibili ripercussioni delle loro azioni potrebbero avere, prima di agire.
se io, in un raptus d'ira verso un rappresentante delle forze dell'ordine nell'esercizio delle sue funzioni, fossi tentato di cantargliene quattro prima penserei alle conseguenze e quindi mio malgrado conterei prima fino a mille.
nel particolare il termine wikipedia è entrato nel lessico comune e quindi anche il suo contenuto.
l'approvazione della direttiva sarebbe devastante così che, se io illustre sconosciuto volessi menzionare un qualsiasi termine protetto da copyright dovrei prima pensarci due volte.
questo si chiama progresso?
ed il bello è che queste menti eccelse le pure le paghiamo!!!

mercoledì 6 giugno 2018

anche le pulci hanno la tosse

tutti siamo a conoscenza delle difficoltà economiche e di governo che l'Italia sta attraversando in questi giorni, ma finalmente, nel bene o nel male abbiamo un governo proprio dagli schieramenti eletti dal popolo ed è già qualcosa.
qualcosa che dovrebbe meritare rispetto da chi ci osserva!

Dal The New York Times arriva un articolo che, definendolo offensivo, diciamo poco. "In Italia governo schifoso" proviene da una nazione dove giusto di questi tempi c'è un presidente che secondo il mio modesto punto di vista e parlando per eufemismi, lascia molto a desiderare.

Nell'articolo si parla di un governo xenofobo e bigotto, giusto da parte di un esponente di una nazione dove in alcuni stati la fellatio è punita dalla legge... atto che tra l'altro generalmente si consuma tra quattro mura ed in intimità.

Nazione che, processò e condannò nel 1927 Sacco e Vanzetti solo perchè italiani riabilitandoli solo nel lontano 1977.

Nazione che, temendo il pericolo comunista, con il Maccartismo tra il 1950 ed il 1955 iniziò una caccia alle streghe verso tutti quelli che che si pensava fossero semplicemente comunisti.

Dimenticavo il pezzo da 90! Nazione dove ancora oggi esiste una seppur velata discriminazione tra bianchi ed uomini di colore. Dove insomma il processo di integrazione non è ancora completamente terminato.

Quindi caro sig. Roger Cohen opinionista, parafrasando Evelyn Beatrice Hall, (e non Voltaire) «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it. » (Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo), The Friends of Voltaire, 1906 non so se si riferisse anche alle CAZZATE COL BOTTO!

giovedì 29 marzo 2018

fare di un pelo un trave

frequentando i social network spessissimo mi trovo a leggere accese discussioni nate dal nulla.
quando dico nulla minimizzo un poco, ma in confronto allo stato di confusione, eccitazione ed ostilità che ne viene fuori sicuramente val bene dire che tutto nasca da un nonnulla.
volendo approfondire la dinamica di questi eventi, ritengo che alle spalle di tutto ciò ci siano schieramenti di pensiero e di azione più o meno occulti scatenati da quella che può essere una banale frase o espressione d'intenzione o pensiero.
si sappia però che il processo alle intenzioni è stato bandito dalla Santa Inquisizione dove, forse aveva un certo motivo di esistere ammettendo la leicità dell'istituzione in questione, già nel diciassettesimo secolo.
eppure, seppur con il tempo, le cose debbano evolversi e migliorare, proprio nei social network si riscontra quanto di peggio la nostra società riesce a produrre.
peccato...

mercoledì 24 febbraio 2016

delle prefazioni o delle presentazioni


Sono una persona che cerca di leggere il più possibile almeno i suoi autori preferiti.
Considerando che leggo per svago preferisco libri d'avventura o azione e per questo amo Ken Follet, Wilbur Smith o Clive Cussler, insomma letture che scorrono fluide e senza grande sforzo di meningi l'ammetto.
Quando posso cerco di allargare i miei orizzonti orientandomi verso qualche lettura diversa alle mie solite e, se possibile (il che non è difficile) più erudita.
Capita spesso di imbattermi in prefazioni praticamente illeggibili. Puri voli pindarici dell'autore, pieni di paroloni e concetti di non istantanea comprensione. A primo acchitto, più che un viatico al libro sembra un dare pomposa mostra dell'ego di chi scrive.
In pratica, alla fine si è portati a saltarla a più pari.
Stessa cosa l'ho riscontrata quando si parla delle opere di artisti o dell'artista stesso.
Giusto l'altro giorno mi è stato proposto tramite Facebook un mi piace di una pagina di una persona artista che conosco, e la sua presentazione ha, praticamente, dell'illeggibile!
Ovviamente io sono un lettore medio, e per approfondire il significato dei paroloni usati a profusione ho dovuto ricorrere a wikipedia, ed è stata una continua consultazione, arrivando alla fine a concludere che, la persona in questione (IMHO) dovrebbe vivere in una sorta di limbo filosofico culturale.
Se era questo quello che l'autore e la destinataria desideravano esprimere bastava dire molto meno prosaicamente "io sto per i cazzi miei voi fate quello che volete...".
Altrimenti anche in questo caso potremmo essere in presenza di un pomposo esercizio di atteggiamento e paroloneria al quale nell'Urbe risponderebbero:
STICAZZI!

venerdì 14 agosto 2015

in mano di chi eravamo, in mano di chi siamo stati, in mano di chi siamo

In mano di chi eravamo

Va detto di tutto inizio, sono un Siciliano DOC, e questo articolo è completamente influenzato dalle mie origini e dagli eventi del Risorgimento Italiano a dir poco mendaci che la scuola italiana ci ha bellamente propinato tra elementari e medie.

Attorno al 1700, tanto per buttare una data orientativa, nel tratto della penisola italiana che va dall'attuale Campania a scendere regnava un'antica nobile casata che rispondeva al nome di Borboni.


Chi volesse un chiaro schema cronologico delle dinastie che si sono succedute a capo del Regno delle due Sicilie può dare un'occhiata a questa pagina

Secondo quanto insegnatoci a scuola, nel 1860, la cosiddetta unificazione d'Italia ebbe inizio con lo sbarco dei 1000 a Marsala, iniziando quell'ipotetico processo di liberazione ed emancipazione da quello stato di vessazione e povertà nel quale noi, poveri meridionali giacevamo, sotto il feroce dominio Borbone.

Nulla di più falso!

Il meridione d'Italia proliferava con grandi sforzi per lo sviluppo di industrie e tecnologia. Ecco a seguire una lista con qualche primato:



1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino

1751: Il piú grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri a Napoli

1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi

1762: Accademia di Architettura, una delle prime e piú prestigiose in Europa

1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)

1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)

1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare

1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)

1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).

Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)

1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)

1801: Primo Museo Mineralogico del mondo

1807: Primo "Orto botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna

1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo

1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)

1818: Prima nave a vapore del Mediterraneo "Ferdinando I"

1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa, a Capodimonte

1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale

1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"

1835: Primo istituto italiano per sordomuti

1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo

1837: Prima Città d’Italia ad avere l’illuminazione a gas (primo esperimento nei portici di San Francesco di Paola)

1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.

1839: Prima galleria ferroviaria del mondo. Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade

1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli

1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia

1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare. Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia

1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa. Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)

1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.

1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 luglio). Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).

1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati). Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi

1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta. Esposizione Internazionale di Parigi, premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale. Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi) Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri

1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)

1860: Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa). Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare. Piú grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai).

I Siciliani erano già avvezzi a qualche tipo di innovazione, come ad esempio il primo Parlamento al Mondo con poteri deliberativi proclamato a Palermo nel 1140, e scusate se è poco.

Le innumerevoli influenze hanno portato solo bene e cultura alla nostra isola, tranne una piccola parentesi romana dove si è pensato di disboscare quasi tutta l'Isola per fare incetta legna a vantaggio delle loro flotte... Questi Romani... D'altra parte, siamo già un po più in su di Napoli :)

Giusto per non dire che sparo minchiate, ecco dove si parla dei disboscamenti romani. Qualche altra fonte mi dice che i restanti boschi vennero distrutti per creare campi di grano. Insomma un primo assaggio dello sfruttamento che ci avrebbe nei secoli a seguire vessati.

Gli Arabi da parte loro, piuttosto che beduini, così come qualcuno li chiama ci hanno regalato ingegneri, artisti ed anche poeti.
Poeti come Ibn Hamdis che così parla della sua Sicilia:


Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anèlo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora, a quella
brama col corpo fare ritorno.
Viva quella terra popolata e colta, vivano anche in lei le tracce
e le rovine!
Io anèlo alla mia terra, nella cui polvere si son consumate
le membra e le ossa dei miei avi.


Ingegneri che in città come Palermo hanno costruito i Qanat grazie ai quali, l'acqua viene trasportata sotto terra con una pendenza tale che ne favorisce il fluire senza permettere però la formazione di sedimenti (moto laminare). Sottoterra così da impedirne l'evaporazione per l'eccessivo calore.
Al palazzo della Zisa dove c'è uno tra i primi sistemi di aria condizionata composto da colonne d'aria tra le porte a piano terra e le torri sul tetto e delle lenzuola bagnate che si appendevano lungo il passaggio.

Durante il periodo dell'Emirato Siciliano (dominazione Araba 827-1019), l'isola purchè convertita all'Islam conobbe un periodo di ricchezza e prosperità. Venne infatti incrementato il commercio, abolita la monocoltura del grano (allora tecnica innovativa) e spezzettato il latifondo.

Ancora in meglio mutò la situazione di noi siciliani quando iniziò l'occupazione Normanna ad opera di Ruggero I di Sicilia e l'instaurazione del Regno di Sicilia grazie a Ruggero II d'Altavilla.
Sempre Ruggero II si insediò a Palermo come capitale in quello che oggi è il Palazzo dei Normanni altresì la più antica residenza reale d'Europa! Sempre a lui si deve il Parlamento più antico al mondo, il Parlamento Siciliano.

Insomma mi pare che a conti fatti potevamo tranquillamente fare a meno dei Savoia e relativi accoliti, primo tra tutti quel masnadiero di Giuseppe Garibaldi a proposito del quale e delle cui opere se ne parla diffusamente e con dovizia di riferimenti documentali in questo articolo.

In mano di chi siamo stati

Il fenomeno mafioso prima del fascismo era ben presente e radicato in Sicilia, ma non passò inosservato a Mussolini quando già presidente del consiglio dei ministri del regno d'italia si recò in Sicilia, visitando Palermo Trapani e Girgenti "prese coscienza, col suo sensibile intuito della nozione di mafia, come costume, come morbosità psichica, come autorità di tipo tribale" (cit. Giuseppe Tricoli).

Come prima azione nominò Cesare Mori Prefetto di Trapani.
Questi iniziò una campagna repressiva che iniziò a dare subito i suoi frutti, iniziando a ritirare tutte le licenze di porto d'armi e nominando una commissione per il controllo e rilascio dei nulla osta per le attività di campiere e guardiania, sotto il sospetto controllo di cosa nostra. Infine venne inviato come procuratore generale della Corte di Appello di Palermo Luigi Giampietro affinché comminasse pene esemplari.

Dopo la proficua attività svolta a Trapani Mori venne nominato Prefetto di Palermo, con poteri straordinari estesi a tutta la regione. La sua linea d'azione fu estremamente dura, senza quartiere, attuando anche metodi illegali (tortura), coadiuvato dal Tribunale che da parte sua imponeva pene durissime.

Mori indirizzò le sue indagini anche verso personaggi eccellenti come il deputato fascista Alfredo Cucco convinto che avesse ottenuto dalla mafia voti e favori, facendolo così dimettere.
L'azione del fascismo in Sicilia è comunque argomento di letteratura, quindi come a dire che non è possibile esprimerla in poche righe. Basti dire in conclusione che, durante il fascismo cosa nostra era stata messa in difficoltà e quindi in uno stato di quiescenza, risvegliato al momento dello sbarco degli alleati.

In prossimità dello sbarco in Sicilia gli alleati ebbero la geniale idea di riferirsi ai "cugini" siciliani i cui parenti in terra d'america avevano per tanto tempo perseguito, come si sa "in amore ed in guerra...".
Primo tra tutti un certo Luky Luciano che finalmente l'FBI aveva messo al fresco ma che, in cambio di un trattamento di comodo prima e l'estradizione a Sicilia occupata dopo, mise in contatto l'OSS (futura CIA) con il suo alter ego siciliano Calogero Vizzini per ottenere informazioni e guide.

In cambio Vizzini ottenne il grado di colonnello onorario dell'USA, ma non solo! Ad ogni paese che gli alleati liberavano, generalmente a suon di cannonate visto che i tedeschi non mollarono la Sicilia senza combattere, si presentavano con un foglietto con su scritto il nome del mafioso di turno che veniva subito da loro eletto come governatore, sindaco o contestabile del paese.

Ed ecco che la mafia riprese piede in sicilia.


In mano di chi siamo

portate pazienza che, con calma colmerò anche questa lacuna.

mercoledì 10 dicembre 2014

scuola fallimentare

Scuola Italiana = gestione decisamente fallimentare.
Bambini alle elementari con zainetti così carichi da fare invidia a trekkers decisamente evoluti.
Libri, libretti, quadernoni, più matite e penne di tutti i colori.
Il peso che grava sulle spalle dei nostri figli è aumentato esponenzialmente a dispetto dei tempi e della tecnologia!
E' una beffa bella e buona!
Ma dove diamine stanno gli educatori?
Per le mani ho avuto questo giocattolino:
un Kobo Aura H2O





E' vero qui siamo un poco al di sopra della media:
certificato IPX67 e quindi impermeabile fino a 30 minuti in un metro d'acqua, possibilità di inserimento di SD da 4 a 32 GB, WiFi ed una caterva di formati leggibili.
La bellezza si paga, ed in questo caso ha un prezzo di  circa 179€.

Ma esistono o potrebbero esistere tanti analoghi dispositivi sovvenzionati dalla CEE e dal Ministero della Pubblica Istruzione in parte e dai Genitori per il resto in sostituzione della pletora di cartaceo che avvilisca le spalle dei nostri bambini.
Gli schermi Gorilla Glass e comunque le tecnologie utilizzate per la costruzione delle Console Nintendo e Sony consentirebbero di avere dei dispositivi a prova di bambino, con l'aggiunta di un'assicurazione obbligatoria, con la continuità del servizio per gli anni scolastici.
Si perchè un aggeggio del genere (ovviamente munito di WiFi) non conoscerebbe età ed accompagnerebbe l'alunno dalle elementari alle medie e, perchè no anche alle superiori.

Testi, compiti, comunicazioni con i genitori, tutto troverebbe posto nel tablet scolastico. Inoltre sarebbe l'abbattimento del cartaceo e la comunicazione studente-alunno-famiglia in tempo reale.

Si perchè nel 2000 ci siamo già da un pezzo, e perchè ogni anno, un padre di famiglia sborsa centinaia di euro subendo il ladrocinio dei libri di testo.

Quale pizzo bisogna pagare per essere esonerati da questo ignobile girone Dantesco?

martedì 18 novembre 2014

risolleviamo l'economia mondiale dall'industria automobilistica

Possiamo risollevare l'economia mondiale partendo dall'industria automobilistica!
C'è un gadget nelle auto che non viene per nulla usato ma che viene con ostinazione installato dalle case automobilistiche: la freccia!
A cosa serve? A segnalare la direzione che l'automobilista intende prendere
A cosa non serve? A sprecare un sacco di materiale per la sua installazione.
Iniziamo con la mano d'opera per l'installazione, le leve sulle vetture, i cavi elettrici, i contatti, le lampadine ed anche le gemme sui gruppi ottici.
Un pozzo di denari sprecati visto che nessuno le usa o, credo, sappia addirittura dove si trovino.
Peraltro, tutto questo materiale non utilizzato comporterebbe un grande risparmio per le case automobilistiche, che moltiplicato per tutte le catene di montaggio apporterebbe un di conseguenza bel guadagno che si rifletterebbe sui costi di produzione e quindi sulle vendite.
Costando di meno, le auto, ne invoglierebbero l'acquisto dando una smossa alla stagnante economia.
Poi, come tutti ben sappiamo, l'economia è una serie di anelli tutti connessi e quindi sono sicuro che basterebbe poco...
E per le 4 frecce? Beh... useremo le 4 luci di posizione!!!
Bella cazzata eh?

martedì 21 ottobre 2014

il giorno della memoria: quanto ancora dobbiamo chiedere scusa?

Il 27 gennaio cade il giorno della memoria, ma durante l'anno non mancano occasioni per commemorare la Shoah.

E' già dal 1945 che la seconda guerra mondiale è terminata, e con essa la persecuzione del popolo Ebreo da parte dei nazisti.
Ad oggi sono passati ben 69 anni e sinceramente solo di memoria si può parlare.

Che senso ha allora ripercorrere più volte ogni anno la memoria di questa tragedia? Non è già stata chiesta scusa abbastanza volte al popolo Ebreo?

Popolo ebreo che, al momento mi sembra piuttosto impegnato a bombardare la striscia di Gaza senza, accade molto spesso, preoccuparsi più di tanto se oltre ai combattenti colpisce civili, bambini inclusi, ma questa è un'altra storia che aprirebbe un capitolo senza fine.

Giusto per non voler passare per antisemita, il mio pensiero corre ad altre stragi perpetrate durante la II GM, stranamente non dai nazisti ma anche da chi combatteva dalla fazione opposta. Sappiamo che la guerra è una brutta bestia e difficilmente si riescono a gestire tutti gli eventi, ma giusto per avere un'idea ecco qualche link preso a caso dalla rete:

Controstoria: il sito di riferimento della seconda guerra mondiale
Crimini di guerra alleati: Wikipedia
I crimini di guerra degli alleati: Informare
Crimini Russi ed Alleati contro i prigionieri di guerra e la popolazione civile Tedesca.

Cosa dire poi del popolo Curdo del quale se ne sente parlare solo nei telegiornali e comunque sempre in misura inversamente proporzionale al metodico sterminio al quale è sottoposto.

La lista è lunga, ma l'accento che desideravo porre era questo.

giovedì 9 maggio 2013

invenzione e scoperta

quanto è sottile la differenza tra le due cose?
ne vogliamo parlare?