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lunedì 12 dicembre 2022

Le sette religiose negli Stati Uniti

 Il primo emendamento della costituzione sancisce la libertà di espressione e quindi di culto. Praticamente è un pilastro della Costituzione. Pilastro sul quale però si fondano anche tante storture.

Prima tra tante la costituzione delle Sette Religiose.

Si parla di sette in quando praticamente si discostano dalle religioni canoniche americane quali il Cattolicesimo ed il Protestantesimo.

Coloro che vi appartengono affiliati vi sono rigidamente affiliati e l'abbandono è cosa praticamente fuori discussione. Inoltre indagini delle autorità hanno appurato che coloro che vi appartengono vengono tenuti in stato di schiavitù fisica, economica ma anche sessuale.

Negli anni '70 la setta Childrens Of God venne accusata negli USA di evasione fiscale, incitazione alla violenza sessuale, poligamia, incesto e rapimento al punto tale che, pur avendo il supporto di tutta la sinistra mondiale il gruppo dovette emigrare altrove.

Infatti i così detti santoni delle sette sono praticamente ricchi sfondati, tutto a carico degli sfortunati adepti.

Infine è palesemente notorio che, assieme al nome di Gesù Cristo le sette si circondano di armi e fucili d'assalto (secondo emendamento) che non esitano ad usare per proteggere la proprietà privata (quarto emendamento). Insomma, tra una buona dose di fanatismo e tanto cinismo da parte degli aguzzini ma anche tantissima ingenuità da parte delle vittime.

lunedì 7 novembre 2022

Riflessioni sulla scrittura

Scrivo. Lo faccio perchè ho l'impressione di dimenticare una parola al giorno. Tant'è che faccio largo uso del dizionario dei sinonimi e contrari perchè non ricordo o letteralmente non trovo la parola esatta. Ma dentro di me c'è una vocina che imperterrita grida "c'è c'è, cercala  la parola giusta che c'è ..." così alle volte contento la trovo mentre alle volte un po meno mi adatto con un sinonimo.

Scrivo, alle volte di più alle volte di meno. Non sono romanzi intesi come corposità delle pagine, perchè sinceramente non riesco a sviluppare trame così estese. A tal proposito invidio i miei scrittori preferiti come Ken Follet, Wilbur Smith o Clive Cussler i quali oltre che molto prolifici spesso riescono a "stampare" libri di circa trecento pagine. Intanto leggo e cerco di imparare. Ad esempio sto cercando di eliminare i verbi riflessivi, anche perchè il correttore ortografico me li da come errori. Quindi piuttosto che "cercarmi una cosa" opto per un più corretto "mi cercai una cosa" o addirittura solo "cercai una cosa" che nell'economia della frase è spesso più lineare e snello.

Piuttosto mi riescono meglio i racconti brevi, della serie breve introduzione, antefatto, fatto, nocciolo della trama, conclusione e finale. Il tutto mediamente spesso in meno di 20 pagine anche in caratteri grandi che prediligo.

Il tutto avviene al computer e conservato sul cloud. Ma resta sempre il dubbio sul pregio di questi scritti. Più volte ho girato copia dei files ad amici ma non ho mai ricevuto un feedback al punto tale che temo non siano mai stati letti. Spigolando sulla rete ho cercato qualcosa, giusto più per curiosità che per intima intenzione ad usufruirne, che facesse da collettore alle opere di novelli scrittori. In prima battuta ho trovato un sito il quale dal momento in cui consegnavi loro la tua opera accettavi tutte le clausole (vessatorie) per le quali perdevi ogni paternità sull'opera e, se al limite fosse stata pubblicata a discrezione dell'autore avresti ricevuto una copia rilegata. Praticamente dei ladri di altrui fatiche legalizzati.

Altre ricerche ad articoli molto più confortanti con tanti buoni consigli ed importanti dritte. Un articolo si intitola "Cari aspiranti scrittori" ed è ben scritto e ben composto. Alla fine ci sono dei punti che propongono di seguire. Fortunatamente già da ora non ne avevo mancato neanche uno: grande iniezione di autostima, ma la cosa finisce qui.

Però leggendo sulla rete nei vari siti che parlano di scrittura ho trovato una grande ed illuminante verità, che traccia il solco di divisione tra il vero scrittore e l'imbrattacarte: 

L’aspirante scrittore è colui che scrive solo quando è folgorato dall’ispirazione o solo per dar sfogo alle sue frustrazioni, per questo difficilmente arriverà a produrre un’opera narrativa coerente.

Praticamente rientro a pieno titolo nella categoria degli aspiranti scrittori, e tanto mi basta. Sarebbe certo bello riuscire a vivere più che decorosamente di scrittura, significherebbe poter dare sfogo alla propria fantasia esercitando una professione equiparabile ad un libero professionista libero da orari di lavoro ma dal solo vincolo di "dover" produrre almeno un tot di pagine al giorno per un assioma di un noto scrittore il cui nome adesso mi sfugge il quale diceva "non fate trascorrere giornata senza aver scritto qualcosa".

E poi c'è la tecnologia che ci viene enormemente incontro. Vuoi per la scrittura elettronica che ti libera dalla scrittura di proprio pugno alla macchina da scrivere e relativi sistemi di correzione ad oggi antidiluviani e quindi estremamente scomodi. Gli attuali word processor hanno integrate funzionalità che comprendono anche la correzione di bozze, il che non è cosa da poco. Ed infine last but not least Google che fornisce tutte le informazioni ti possano interessare su qualsivoglia argomento. Giusto per evitare di scrivere confutabili cazzate da parte di chi legge.

sabato 22 ottobre 2022

Tutto per tutti ma non per il libero cittadino

 L'Italia è per antonomasia il paese delle pastoie legali per i cittadini per tutto ciò che si avvicina a qualcosa che può assomigliare ad un'arma. Ottenere un porto d'armi per difesa personale è praticamente impossibile se non si risponde a particolarissimi requisiti. Più facile ottenere quelli ad uso sportivo o venatorio, ma qui si apre una parentesi enorme.

Coltelli questi bistrattati. Formalmente sarebbero dei ferri taglienti, praticamente quindi avere un coltello in tasca sarebbe come avere una pinza con la differenza che taglia. Ma il legislatore ha demonizzato l'oggetto consentendone il porto SOLO per giustificato motivo quindi, o ti trovano con coltello zaino e tenda in direzione campeggio o sono guai. Ma bada bene! E' preferibile essere in itinere e non al bar a fare colazione o prendere l'aperitivo...

La balestra è liberamente detenibile, ma nelle mura domestiche in quanto definita arma impropria, proibita per la caccia (a differenza dell'arco) e quindi sottoposta a tutte le regole relative al trasporto delle armi improprie, come ad es. il fucile subacqueo.

Steso trattamento stelle e stelline da ninja. Meglio tenerle nella teca a casa. Se poi foste in possesso di una (orrore!!!) BAIONETTA sarebbe come avere un'arma o munizione da guerra. Nel dettaglio rientra nella categoria delle "armi bianche" e per questo va denunciata e conservata a casa.

Altro oggetto proibito è il Taser. Ebbene si, il dispensatore di scossa altrove usato per difesa personale ma non in Italia. Meglio, per possederlo ed usarlo unicamente per difesa personale occorre possedere il Porto d'armi, ma non quello ad uso venatorio o sportivo. Quindi per esclusione mettetevi il cuore in pace. Semmai è possibile usare lo spray al peperoncino, ma solo quello omologato.

Invece se un malvivente entra a casa vostra, vi deruba e, se siete i casa e reagite vi strafotte anche di botte, allora che volete farci, probabilmente è una persona sensibile ed ha reagito male per la paura. Al contrario se è lui a soccombere, allora soccomberete voi in tribunale.

venerdì 10 giugno 2022

il sano egoismo

 Il "sano egoismo" ed il sottilo filo che lo collega all'avidità sentimentale.

Si sente spesso dire, "sai ho avuto un momento di sano egoismo", ma a mio avviso la reale differenza affinchè non sia lesivo nei confronti della civiltà che ci circonda sta nella durata di questo momento e nella sua intensità. Peggio se diventasse addirittura uno stile di vita.

Anche perchè i due termini sano ed egoismo hanno tutti i presupposti per essere antagonisti.

Facendo un esempio, mettiamo che un giorno si decidesse di dedicarlo interamente a se stessi andando in una Spa. Non ci sarebbe nulla di male se lo si facesse senza per questo definirlo sano egoismo. Piuttosto si potrebbe dire ho pensato a me stesso invece che utilizzare quello che mi sembra un ipocrita ossimoro.

Ho avuto a che fare con casi di "sano egoismo" praticato da chi, ha immolato sull'altare del proprio benessere i sentimenti di chi lo circondava. Si accorgeva degli effetti negativi del proprio comportamento? Sia che fosse si o che fosse no, persistendo nel suo atteggiamento a mio avviso batteva la strada di un egoismo che, di sano, aveva ben poco.

venerdì 8 aprile 2022

un nuovo Blog

 sarebbe interessante creare una rubrica, così come si diceva una volta o un blog così come si dice ora, sui locali messinesi che vado scoprendo tutte le volte che torno nella mia città.

sono locali a me nuovi visto che ormai sono oltre venticinque anni che manco dalla città natale, e di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia.

sono veramente pochissimi quelli che hanno resistito alla mia assenza sia come presenza che come gestione e sinceramente non ho nessuna voglia di tornarci.

così mi affido agli amici di vecchia data per propormi qualche localino che solletichi oltre al mio palato anche il mio interesse al punto tale dal volerci ritornare.

con assoluta sincerità posso dire che fino ad ora locali che hanno risposto a questi requisiti ne ho incontrati diversi, al punto tale dal pensare di recensirli creando un filo virtuale che li colleghi, portando un curioso esploratore urbano a scoprire, perchè no, posti nuovi.

mi chiedo però che fosse cosa gradita ai possibili lettori o questo rimanesse uno sterile esercizio compositivo.

lo chiedo a voi.

mercoledì 29 gennaio 2020

storicamente e non politicamente parlando

le leggi Scelba e Mancino puniscono l'esaltazione e la propaganda dei principi del fascismo seppur cozzando con l'articolo 21 della costituzione che sancisce la libera manifestazione del pensiero.
bisogna però contestualizzare quando queste leggi vennero promulgate e la necessità di dare un forte segno ed uno stop agli eventuali nostalgici fossero rimasti dopo i tragici eventi della seconda guerra mondiale.
però durante il trentennio sono state create delle istituzioni delle quali ancora oggi ne traiamo beneficio.
ecco una lista che dedico a chi, pur approfittando di qualche benefit qui elencato non si fa scrupolo di utilizzare il termine "fascista" come insulto tra l'altro ormai anacronistico.
nell'elenco che segue ci sono voci probabilmente discutibili come a mio avviso le 66-67-68. buona lettura e visione critica.
la storia di un paese è un mosaico di eventi non sempre gioiosi e positivi, questo si sa. l'Italia ha avuto i suoi. l'importante è guardare avanti e trarre insegnamento da ciò che è passato.

tratto dal numero di Libero del 28 gennaio 2013

Le cento cose buone del fascismo Troppo spesso si parla di Mussolini e di Fascismo solo in senso negativo, addirittura viene identificata questa parola come soppressione di ogni diritto e libertà eppure il 80% delle leggi e dei regolamenti anche in ambito contrattuale e salariale come tutela dei piu' deboli risalgono a quel periodo. Senza nulla togliere alle atrocita' poi compiute con Hitler, ma giusto per informazione. 
1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184 
2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158 
3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841 4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653 
5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277 
6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798 
7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055 
8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312 
9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928 
10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397 
11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827 
12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768 
13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264 
14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923 
15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817 
16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048 
17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138 
18. Istituto Autonomo Case Popolari 
19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali 
20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859) 
21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo 
22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori) 
23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927 
24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni – studenti medi da 326.604 a 674.546 – universitari da 43.235 a 71.512 
25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni 
26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole 
27. Abolizione della schiavitù in Etiopia 
28. Lotta contro la malaria 
29. Colonie marine, montane e solari 
30. Refezione scolastica 
31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni 
32. Scuole professionali 
33. Magistratura del Lavoro 
34. Carta della Scuola Opere architettoniche e infrastrutture 
35. Bonifiche paludi Pontine, Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano. Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia, Carbonia, Fertilia, Segezia, Alberese, Mussolinia (oggi Alborea), Tirrenia, Tor Viscosa, Arsia e Pozzo Littorio e di 64 borghi rurali, 1933 – 1939 
36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo 
37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie 38. Roma: Viale della Conciliazione ù
39. Progetto della Metropolitana di Roma 
40. Tutela paesaggistica ed idrologica 41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città 
42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane 
43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore 
44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia 
45. Fondazione di 16 nuove Province 
46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”) 
47. Creazione quartiere dell’EUR 
48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi 
49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia (ex Montecelio), dotata del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma) 
50. Costruzione di numerose dighe 
51. Fondò l’istituto delle ricerche, profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte 
52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA 
53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze 
54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri 
55. Opere eseguite in Etiopia: 60.000 operai nazionali e 160.000 indigeni srotolarono sul territorio più di 5.000 km di strade asfaltate e 1.400 km di piste camionabili. Avevano trasformato non solo Addis Abeba, ma anche oscuri villaggi in grandi centri abitati (Dessiè, Harar, Gondar, Dire, Daua). Alberghi, scuole, fognature, luce elettrica, ristoranti, collegamenti con altri centri dell’impero, telegrafo, telefono, porti, stazioni radio, aeroporti, financo cinematografi e teatri. Crearono nuovi mercati, numerose scuole per indigeni, e per gli indigeni crearono: tubercolosari, ospizi di ricovero per vecchi e inabili al lavoro, ospedali per la maternità e l’infanzia, lebbrosari. Quello di Selaclacà: oltre 700 posti letto e un grandioso istituto per studi e ricerche contro la lebbra. Crearono imprese di colonizzazione sotto forme di cooperative finanziate dallo stato, mulini, fabbriche di birra, manifatture di tabacchi, cementifici, oleifici, coltivando più di 75.000 ettari di terra. 
56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico Opere politiche e diplomatiche 
57. Patti Lateranensi, 11/02/1929 
58. Tribunale del popolo 
59. Tribunale speciale 
60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989), il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada, le disposizioni relative a: polizia urbana, rurale, annonaria, edilizia, sanitaria, veterinaria, mortuaria, tributaria, demaniale e metrica) 
61. Conferenza di Losanna 
62. Conferenza di Locarno 
63. Conferenza di Stresa 
64. Patto a quattro 
65. Patto anti-Comintern Opere espansionistiche 
66. Riconquista della Libia 
67. Conquista dell’Etiopia 
68. Guerra di Spagna Opere economiche e finanziarie 
69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932 
70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933 
71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706 
72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio 73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944 
74. Parità aurea della lira 
75. Battaglia del grano 
76. 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos: il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila k.w. e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933”) 
77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24) 
78. Attacco al latifondo siciliano 
79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso l’Urss 
80. Pareggio di bilancio già dal 1924 Opere sportive e culturali 
81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923 
82. Fondazione di CINECITTA’ 
83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927 
84. Primi esperimenti della televisione che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione. Il 4 giugno 1939 alla Mostra del Leonardo ci furono alcune trasmissione sperimentali, sul Radiocorriere apparvero i programmi e persino le pubblicità di alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Purtroppo il progetto venne abbandonato a causa dell’entrata in guerra 
85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia, prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata 
86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928 
87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925 
88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo (tra l’altro, fu in quella occasione che venne inaugurata la “posta aerea”) 
89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.) 
90. Littoriali della cultura e dell’arte Opere di utilità varie 
91. Registro per armi da fuoco 
92. Istituzione della guardia forestale 
93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923 
94. Fondazione della FAO 
95. Fondazione dei consorzi agrari 
96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate 
97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932 
98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco. 
99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni 100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate da allora. (falso: recentemente la cartografia IGM è in fase di aggiornamento addirittura in modalità a colori - ndr)

venerdì 29 novembre 2019

storie di ordinaria follia

esco a fare jogging la mattina presto mentre l'aria è frizzante. sotto la spalla sinistra la fascia impermeabile con dentro il palmare che trasmette la mia musica preferita che ascolto con delle Bose SoundSport cordless. le macchine a quell'ora sono poche e mi sento libera mentre la mia bionda coda di cavallo, trattenuta dall'elastico di spugna oscilla ritmicamente in sintonia alla mia falcata.
corro un pò sui marciapiedi, un pò nella corsia del tram ma anche a fianco della auto posteggiate.
il mio smartwatch tiene il conto delle pulsazioni cardiache delle calorie e della strada percorsa.
il filo dei miei pensieri vaga in sintonia con la musica che ascolto, cambio brano ed attraverso la strada, proprio mentre una macchina arriva, costringendola ad una brusca frenata, ma vuoi le cuffie, vuoi il volume della musica, vuoi i pensieri, è come se non fosse successo nulla.
il volume della musica si abbassa e si sente un trillo, una telefonata in arrivo, da una torsione del braccio riesco a vedere lo scermo del cellulare e compare l'immagine di Irene la mia carissima amica, a quest'ora in auto per andare al lavoro. un colpettino sull'auricolare e rispondo. la chiacchierata è piacevole e mi distrae da tutto ciò che mi circonda, un toccasana per i pensieri indotti dal tran tran della vita. sono sul marciapiede lungo la pista ciclabile. il piede appoggia sul piano, la falcata è sicura, ma c'è un suv posteggiato di traverso ed io mentre le descrivo la serata di ieri scarto bruscamente l'auto per aggirarla passando dalla strada.
l'ultima cosa che ho sentito è stato il cofano di una Volvo sulle gambe e la mia testa che infrangeva il parabrezza di brutto, poi tutto nero...
adesso ho la mia nuvoletta in cielo nella sezione teste di cazzo morte mentre erano distratte al cellulare.

venerdì 18 ottobre 2019

chi governò la Sicilia?

ogni tanto capitava, ormai non mi ci metto più, qualche diatriba che afferiva all'appellativo che ci veniva rivolto a NOI meridionali ovvero "terrone". generalmente la provenienza era da qualche oriundo del triveneto o del friuli, questi ultimi specialmente durante il servizio militare quando ebbi modo approcciarmi ai membri della "liga veneta" estremisti oltremodo ai quali i leghisti potevano solo pulire le scarpe. vabbè storie di ordinaria ignoranza. e proprio a questi ignoranti ricordavo qualche esempio della storia della Sicilia, storia in pieno svolgimento quando, in quei periodi, ivi c'erano solo paludi, zanzare ed altra mmunnizza assortita.
torniamo al soggetto del contesto, ovvero qualcosa che ha a che fare con la storia della Sicilia, nel dettaglio i regnanti che nei secoli si sono avvicendati MICA COTICA.
in origine la sicilia era in mano ai musulmani che bene si trovavano e bene la trattavano, poi per una diatriba tra due emiri, uno di questi chiese aiuto ai normanni e, come si dice "chi dentro ti metti fuori ti esce" tantè che nel 1130 nasce il Regno di Sicilia con Ruggero II, ma prima di lui nell'ordine avemmo Ruggero I e poi Simone quindi iniziando con ordine ecco chi ci fu dal 1071 al 1816.


Casata Nome inizio fine
Altavilla         Ruggero I 1071 1101
gran conti Simone 1101 1105
di Sicilia         Ruggero II 1105 1130

Altavilla        Ruggero II 1130 1154
Re di Sicilia   Guglielmo I 1154 1166
                    Guglielmo II 1166 1189
                    Tancredi         1189 1194
                    Ruggero III 1193 1193
                   Guglielmo III 1194 1194
                   Costanza I 1194 1198

Hohenstaufen Enrico 1194 1197
       Federico II 1198 1250
       Enrico VII 1212 1217
       Corrado I         1250 1254
       Corrado II 1254 1258
       Manfredi         1258 1266

Angioini        Carlo I 1266 1282

Aragona        Pietro I         1282 1285
       Costanza II 1282 1285
       Giacomo I 1285 1295
       Federico III 1295 1337
       Pietro II         1337 1342
       Ludovico         1342 1355
       Federico IV 1355 1377
       Maria 1377 1401
       Martino I         1391 1409
       Martino II 1409 1410

Aragona        Ferdinando I 1412 1416
Vicerè di       Alfonso I         1416 1458
Sicilia       Giovanni I         1458 1479
      Ferdinando II 1479 1516
      Giovanna         1516 1555

Asburgo di     Carlo I 1516 1556
Spagna        Filippo I         1556 1598
       Filippo II         1598 1621
       Filippo III 1621 1665
       Carlo II         1665 1700

Borbone di     Filippo IV 1700 1713
Spagna

Savoia     Vittorio Amedeo 1713 1720

Asburgo      Carlo III         1720 1734
d'Austria

Borbone di Carlo III         1735 1759
di Napoli         Ferdinando III 1759 1816

poi arrivò quella grandissima testa di cazzo di garibaldi...

venerdì 26 luglio 2019

la (stocazzo) di grandeur francese IMHO

Nel dizionario francese per “grandeur” si intende grandezza o estensione, ovviamente intese in riferimento al modo di dire ‘grandeur francese’ in senso lato perchè, osservando la cartina


non ci si potrebbe/dovrebbe riferire solo all’estensione dei confini geografici
della nazione, a ieri colonialistici.
di ieri perchè oggi è pressochè tutto un ricordo avendo perso de facto quello
che una volta erano gli ultimi scampoli di imperialismo ed in seguito colonialismo
oltre mare che la francia poteva vantare dall’america centrale alla nuova
caledonia passando per la costa occidentale dell’africa, il magreb, e sempre per
grandi linee, l’indocina e la polinesia.
alcuni passaggi sono stati relativamente indolore ma altri decisamente sofferti
come la perdita dell’indocina che poi una cosa tira l’altra sfociò nel conflitto
del vietnam, e la guerra d’indipendenza d’algeria ultimo scampolo di estensione
territoriale extraeuropea.
con l’algeria la francia perse l’ultima colonia ma, ritengo, guadagnò l’ostilità di
una gran parte dei magrebini residenti sia in algeria, ma peggio in francia.
perso tutto si, ma non la spocchia!
infatti continuano a ritenersi ancora una grande nazione quando, e casca a
fagiolo, vale mille volte lo slogan di quella pubblicità che dice che è meglio
un grande pennello invece di un pennello grande.
in altre parole, per i francesi che ci leggessero, non si vive di ricordi, sensazioni
o di lei non sa chi sono io…
il comico italiano paolo cevoli coniò uno slogan che se apparentemente
sembrerebbe solamente ilare è invece pregno di contenuti ovvero
“fatti non pugnette!” ed i francesi non fanno fatti da epoche immemorabili.

chiacchiere però tante...

lunedì 8 luglio 2019

cosa strana la storia...

Tutto è cambiato ma nulla è cambiato.
Il 2 settembre 1945 sancisce la fine della seconda guerra mondiale e con essa si chiude una triste pagina della storia italiana ovvero quella della guerra nella quale l'Italia venne trascinata dal governo fascista che durante il ventennio aveva fatto il bello ed il cattivo tempo.
Il 2 giungo 1946 dopo un anche se contestato referendum viene abrogata la monarchia e nasce la Repubbica.
Viene sancito il reato di apologia di fascismo, a tutt'oggi l'insulto più gettonato è proprio fascista però l'Italia ancora non riesce a scrollarsi di dosso il segno lasciato da colui che ha iniziato e perpretato tutto questo ovvero Benito Mussolini.
Perchè questo? Perchè ancora assurge agli onori della cronaca con un libro "M-il figlio del secolo" dove si parla dei sei anni che portarono alla sua affermazione politica. Libro che vince il Premio Strega 2019.
Qualcuno ancora dice che bisognerebbe dimenticare tutto, tutto come una signora che in edicola comprò un settimanale che omaggiava Mein Kampf non per scoprire fino in fondo la follia del nazismo ma semplicemente per... bruciare il libro, proprio come facevano loro.
E' proprio vero, la storia ha dei corsi e ricorsi, anche se alle volte piccolissimi.

lunedì 3 giugno 2019

God save the Queen...

Si è fatto un gran parlare sui crimini commessi dall'Italia nelle colonie ma tutte, e dico tutte le Nazioni colonialiste hanno le mani lorde di sangue.
Per esempio l'Inghilterra.
Quando nella metà dell'ottocento l'Inghilterra si vantava che sui suoi domini non tramontava mai il sole, il socialista e cartista inglese Ernest Jones replicò caustico che inoltre non si asciugava mai il sagngue.
Tra i crimini perpretati dagli inglesi si spazia dalla tratta degli schiavi ai tempi dei domini in America, prima dell'abolizione della schiavitù, allo spietato soffocamento delle rivolte in India, passando anche per lo sfruttamento alle carestia nel Bengala, tramite la quale, impedendo la fornitura di granaglie destinate alla madrepadria dirottandole alle popolazioni bisognose in India causarono la morte per fame di 3,5 milioni tra uomini, donne e bambini. In Kenia invece si macchiarono dello sdradicamento della popolazione Kikuyu per stroncare la guerriglia dei Mau Mau, ricorrendo anche alla tortura.
Ma anche con i vicini Irlandesi, quando un fungo colpì la coltivazione di patate, principale fonte di nutrimento, falcidiando la popolazione, l'Inghilterra fece nulla per aiutarli.

tratto da https://www.avvenire.it/agora/pagine/britannica-

Di tutti questi crimini però è rimasta traccia in molteplici incartamenti che vennero però secretati ed occultati. Quando prese inizio il processo di decolonizzazzione nacque il peroblema di non creare motivo di imbarazzo futuro tra l'Inghilterra e le neo ex Colonie.
Iniziò così un'operazione di sistematica raccolta e distruzione di tutti i documenti che avrebbero potuto creare imbarazzo. La fine di questi incartamenti fu o le fiamme o l'affondamento in acque profonde.
E questa, in pratica fu, la fine dei documentati scheletri negli armadi, dell'impero Coloniale Inglese.
Dio salvi la Regina!

tratto da http://www.storiainrete.com/6609/xx-secolo/quelle-carte-bruciate-sui-crimini-di-londra-nel-dopoguerra/

giovedì 30 maggio 2019

a proposito di valori

intendo parlare di rapporti interpersonali che vengono regolati da tante cose tra le quale l'educazione, il rispetto e la dignità.
attenzione perchè sembrano 3 concetti elementari ma ognuno in se contiene un mondo intero.
L'EDUCAZIONE contiene una summa di norme di buona creanza che in un contesto sociale consentono quella che si può definire civile conviventia. credo di avere sintetizzato al massimo il concetto.
il RISPETTO è invece già un concetto leggermente più lato. Secondo la Treccani il rispetto è un "Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona" ma ritengo sia una definizione troppo restrittiva. La parola ha come radice il termine guardare, Cicerone diceva che non siamo nati soltanto per noi quindi dobbiamo guardarci attorno per cui il "rispetto" lo si porta, lo si merita, lo si guadagna, lo si deve, lo si chiede ma anche lo si incute. Viste le molteplici sfaccettature di questo concetto quando si dice "ci vuole rispetto" prima bisogna contestualizzare la cosa, poi fermarsi a riflettere, quindi (cosa che non fa quasi mai nessuno) autocritica e quindi agire di conseguenza. Meditate gente, meditate...
La DIGNITA' alle volte questa sconosciuta...
Ho trovato una bellissima definizione e non avrei potuto trovare parole migliori per cui testualmente cito:
"Rispetto che l'uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati."
Toh, dignità e rispetto vanno a braccetto, ma guarda un pò.

giovedì 18 aprile 2019

Valentino... Valentino...

Perche Valentino e sempre Valentino
Si perchè Valentino Rossi, non è una passione ma, per i veri aficionados una vera fede. Fede costruita negli anni senza finzioni, ipocrisie o menefreghismi: io sono così, nature, schietto con la mia viscerale passione ed oserei dire anche contagiosa.
di Valentino sono in possesso delle cifre, ma da quando è iniziata l'era moltissima gente si è avvicinata al Motomondiale. La curiosità di vedere che siparietto avrebbe escogitato se avesse vinto, il sorpasso che si sarebbe inventato o, il modo (questo per i più cinici) di come avrebbe umiliato l'antagonista di turno.
Si perchè non è un mistero che Valentino Rossi nella sua carriera è stato un rullo compressore, schiacciando tutti quelli che gli si sono parati davanti, campioni inclusi. Biaggi, Gibernau, sulla pista mentre Stoner si è defilato. Lorenzo sembra abbia ceduto psicologicamente visto che ne ha sempre una dopo un breve scatto d'orgoglio l'anno scorso in Ducati.
Valentino è l'Araba Fenice che rinasce dalle sue ceneri anche quando tutti (aficionados a parte) lo davano per finito.
Sta dimostrando che a quarant'anni si può avere una seconda gioventù, ma anche ulteriori stimoli con l'Academy, seguendo e portando fino al podio giovani promesse. E non è un caso visto che non si tratta di nomi isolati ma di un nutrito gruppetto.
Valentino ed il suo carisma, che, seppur alle volte palesemente impacciato davanti alle telecamere con il suo metro ed ottantadue, incanta tutti con il suo sguardo istrionico e la risposta sempre pronta ed alle volte tagliente e mai banale.
Eclettico sempre in caso di motori conosciuto ovunque vada ha fatto di Tavullia una mete di pellegrinaggio per gli appassionati delle due ruote.
Valentino un monellaccio di quarant'anni.

lunedì 25 febbraio 2019

TV immondizia

Quando il trash non conosce mai fine ovvero, il momento in cui la televisione italiana ha introdotto gli opinionisti.
Devo innanzitutto anticipare che a mio avviso uno strumento come la televisione debba, data la sua capillarità ed il fatto che sia a pagamento, essere uno strumento divulgativo così come lo fu ante litteram ai suoi albori. O per lo meno l'intenzione era quella.
Ad oggi la rovina principale sono diversi fattori quali, lo Share sull'altare del quale si immola qualsiasi scivolone di cattivo gusto.
Il generico spettacolo Nazional Popolare il quale passi se privo di elevati contenuti ma da eliminare se gretto, di cattivo gusto o scialbo. E diprogrammi su questa flasariga ne ravvedo parecchi.
Tra questi, anche se il format non sarebbe male, ovvero facendo leva sul confronto ed il dialogo ci sono i talk show. Ma la piaga di questo spettacolo dal quale provengono in origine uno sciame di so-tutto-io sono i così detti opinionisti.
La figura in se avrebbe un suo ruolo ed un suo scopo se scelta con oculatezza mentre diventa nefasta se attingi a persone, cito tre persone non tanto a caso ma selezionate con cura, Tonon, Mughini e Sgarbi.
Li ho menzionati in ordine crescenti di perniciosità.
I modi affettati nulla hanno a che vedere con quelle ditu che ritengo imprescindibili con la figura che dovrebbe ricoprire e cioè, cultura o al limite conoscenza, imparzialità, apertura mentale, e grande umiltà perchè non abbiamo bisogno di cattedratici ma di persone che esprimono opinioni e non sentenze.
Mughini è troppo supponente, spesso scostante e bastian contrario per partito preso.
Sgarbi invece è l'archetipo del cafone arrogante. Non avrebbe il diritto di parola per il solo modo di come se lo arroga.
Piuttosto rimpiango gli "antichi palinsesti" della Rai degli anni 70.

mercoledì 24 ottobre 2018

crimini di guerra e dintorni

EPISODIO SPUNTO DELLA RIFLESSIONE
Mi collego ai recenti eventi relativi all'onorevole Alessandra Mussolini che intende denunciare chiunque offenda il nonno Benito sui social.
COROLLARIO DELLO SPUNTO
In pratica hanno ripreso vigore le polemiche riguardo il trentennio fascista, le guerra che ne seguì e le leggi razziali applicate in Italia tra il 1938 ed il 1945 e quindi in pieno periodo fascista.
NOCCIOLO DELLA RIFLESSIONE
Il mio primo pensiero, va al termine "Crimini di Guerra" che desidero collegare a diverse mie riflessioni.
La prima è -chi è senza peccato scagli la prima pietra-, e durante una guerra, ogni attore ha commesso le nue nefandezze, nessuno escluso.
La seconda è -la storia va esaminata per non ripetere gli stessi sbagli ma senza però cadere nelle recriminazioni-
Questo secondo concetto lo esprimo più chiaramente.
Chi ha realmente vissuto quegli eventi (nel 99% dei casi) non è più tra i vivi, e quindi quando un ventenne accusa di nazismo qualcuno, dubito fortemente sull'esattezza del giudizio.
Haimè Primo Levi ci ha lasciato sì con una grande testimonianza scritta (Se questo è un uomo) ma personalmente nel 1987 e quindi è venuta a mancare una figura che certamente poteva usare questo appellativo a pieno titolo e con cognizione di causa.
Idem quando si parla con disinvoltura di fascismo, grazie però al quale oggi tanta gente riesce ad usufruire dell'istituto della pensione.
Piuttosto allora che abbandonarsi a facili aggettivi sarebbe più costruttivo dedicarsi alla lettura e ri-lettura della storia.
Ad esempio, proprio come crimini di guerra nessuno ha mai parlato o approfondito il discorso del "fuoco amico".
E' forse meno deplorevole venire uccisi dalle armi del proprio esercito?
Altra voce spesso sentita recentemente è quella de "danni collaterali", ad oggi definita come "effetto secondario di un'azione di giustizia" (molto americano!).
Di fatto però il contenuto non cambia. A morire sono sempre degli innocenti. Verrebbe allora facile inveire contro coloro che si macchiano di questa colpa con l'epiteto "sporchi fascisti!!!"
O no?

lunedì 13 agosto 2018

a proposito di capotreni "volgari"

gran polverone e tanta passerella in seguito ad un evento che, a secondo del punto di vista di chi lo osserva può avere diverse chiavi di lettura, lo ammetto.
però pur rispettando il punto di vista altrui desidero porre l'accento su alcuni spunti di riflessione.
onde evitare motivi di confusione, faccio riferimento ad alcuni concetti ed il loro relativo significato, tratti dal dizionario online Treccani sul quale, ritengo, ci sia ben poco da discutere.


dignità: Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natura di uomo, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e ch’egli deve a sé stesso

buonista: Chi, o che, ostenta buonismo

buonismo: Ostentazione di buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza

ostentazióne: L’atto, il fatto di ostentare, di mettere esageratamente o affettatamente in mostra

accattonàggio: L’andare accattando, come fatto in sé o come fenomeno sociale

accattare: Chiedere in elemosina, mendicare, anche per la questua, per uno scopo di religione o di carità


ritengo che già dalla lettura di questi sei termini si capisca la falsariga del mio pensiero.
comunque a beneficio dei "tordi" spenderò qualche riga esplicativa.

di questi tempi si è quasi totalmente perso il reale significato del concetto di dignità. e mi riferisco a questo termine nelle sue accezioni. mendicare in modo molesto, derubare, esercitare violenza sulle altrui persone non sono cose dignitose, ma sono comunque all'ordine del giorno.
fino al 1999, l'accattonaggio era reato poi depenalizzato in quanto "legittima richiesta di umana solidarietà volta a far leva sul sentimento della carità" e questo ci sta tutto qualora però non "si intaccasse nè l'ordine pubblico nè la pubblica tranquillità".
altresì si costituiscono aggravanti di reati il mentire al pubblico richiedendo elemosina senza però trovarsi in reale stato di povertà.

non voglio qui fare un trattato di giurisprudenza, però gli estremi di molestie ci sono tutti e quindi a mio avviso, il difendere queste persone a TUTTI I COSTI è un pedestre esempio di buonismo, ostentato in alcuni casi con il solo scopo di seguire una corrente che va contro quella seguita dall'attuale governo in carica.

giovedì 5 luglio 2018

prima di esprimerti accertati di avere il cervello collegato

non è un segreto che io scriva, alle volte anche tanto, ma quello che faccio prima di esprimermi è quello di documentarmi.
questo giusto per evitare di dire strafalcioni...
voglio adesso rivolgermi alla Commissione Affari Legali del Parlamento europeo la quale ha già approvato una proposta di direttiva sul copyright che se promulgata sancirà in via definitiva la fine di tantissime libere attività su Internet, Wikipedia in testa.
alle volte mi chiedo se certa gente, prima di agire si documenti sulle possibili ripercussioni delle loro azioni potrebbero avere, prima di agire.
se io, in un raptus d'ira verso un rappresentante delle forze dell'ordine nell'esercizio delle sue funzioni, fossi tentato di cantargliene quattro prima penserei alle conseguenze e quindi mio malgrado conterei prima fino a mille.
nel particolare il termine wikipedia è entrato nel lessico comune e quindi anche il suo contenuto.
l'approvazione della direttiva sarebbe devastante così che, se io illustre sconosciuto volessi menzionare un qualsiasi termine protetto da copyright dovrei prima pensarci due volte.
questo si chiama progresso?
ed il bello è che queste menti eccelse le pure le paghiamo!!!

mercoledì 6 giugno 2018

anche le pulci hanno la tosse

tutti siamo a conoscenza delle difficoltà economiche e di governo che l'Italia sta attraversando in questi giorni, ma finalmente, nel bene o nel male abbiamo un governo proprio dagli schieramenti eletti dal popolo ed è già qualcosa.
qualcosa che dovrebbe meritare rispetto da chi ci osserva!

Dal The New York Times arriva un articolo che, definendolo offensivo, diciamo poco. "In Italia governo schifoso" proviene da una nazione dove giusto di questi tempi c'è un presidente che secondo il mio modesto punto di vista e parlando per eufemismi, lascia molto a desiderare.

Nell'articolo si parla di un governo xenofobo e bigotto, giusto da parte di un esponente di una nazione dove in alcuni stati la fellatio è punita dalla legge... atto che tra l'altro generalmente si consuma tra quattro mura ed in intimità.

Nazione che, processò e condannò nel 1927 Sacco e Vanzetti solo perchè italiani riabilitandoli solo nel lontano 1977.

Nazione che, temendo il pericolo comunista, con il Maccartismo tra il 1950 ed il 1955 iniziò una caccia alle streghe verso tutti quelli che che si pensava fossero semplicemente comunisti.

Dimenticavo il pezzo da 90! Nazione dove ancora oggi esiste una seppur velata discriminazione tra bianchi ed uomini di colore. Dove insomma il processo di integrazione non è ancora completamente terminato.

Quindi caro sig. Roger Cohen opinionista, parafrasando Evelyn Beatrice Hall, (e non Voltaire) «I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it. » (Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo), The Friends of Voltaire, 1906 non so se si riferisse anche alle CAZZATE COL BOTTO!

martedì 29 maggio 2018

fermate il mondo voglio scendere

non solo è il titolo di un film di Giancarlo Cobelli con Lando Buzzanca e Paola Pitagora, ma anche il titolo di un  libro di Caroline Palisted.
Il film non l'ho visto ma la lettura della trama non mi ha fatto una bella impressione mentre la trama del libro mi sembra più attinente al titolo.

Quanti di voi non hanno vuto l'ardente desiderio di un deciso allontanamento dalla massacrante routine quotidiana?
Non si scherza ma nella sfera del termine routine faccio rientrare tutto quello che può accadere in una "tra virgolette" normale giornata.

Nel calderone ci mettiamo tutto quello che impatta nella nostra vita sociale, lavorativa e familiare.

Perchè non è detto che anche quello che dovrebbe darci le più grandi soddisfazioni in pratica funziona così come dovrebbe.

Gratificazioni mancate, frustrazioni quotidiane ma anche sentimenti travisati anche se, non per questo, non realmente sentiti.

Mediamente questo tran tran dura dieci, venti trenta anni così che alla fine uno non ne può più e sente la fortissima necessità di uno stacco deciso che alle volte si esplicita con la frase:
"Fermate il mondo, voglio scendere".

giovedì 29 marzo 2018

fare di un pelo un trave

frequentando i social network spessissimo mi trovo a leggere accese discussioni nate dal nulla.
quando dico nulla minimizzo un poco, ma in confronto allo stato di confusione, eccitazione ed ostilità che ne viene fuori sicuramente val bene dire che tutto nasca da un nonnulla.
volendo approfondire la dinamica di questi eventi, ritengo che alle spalle di tutto ciò ci siano schieramenti di pensiero e di azione più o meno occulti scatenati da quella che può essere una banale frase o espressione d'intenzione o pensiero.
si sappia però che il processo alle intenzioni è stato bandito dalla Santa Inquisizione dove, forse aveva un certo motivo di esistere ammettendo la leicità dell'istituzione in questione, già nel diciassettesimo secolo.
eppure, seppur con il tempo, le cose debbano evolversi e migliorare, proprio nei social network si riscontra quanto di peggio la nostra società riesce a produrre.
peccato...