mercoledì 7 agosto 2013

che macchia fotografica comprare?

è la seconda volta che mi ispiro ad un articolo letto sul blog del buon Marco Crupi.
Non vorrei passare per uno che si dedica al plagio, ma semplicemente avendo molti ma molti impegni e veramente molto poco tempo da dedicare al blog ecco che non sempre riesco ad impegnarmi per tirare sempre fuori dal cilindro argomenti nuovi ed interessanti.
Desidero iniziare con una piccolissima disanima sui due marchi più diffusi, e cioè Canon e Nikon. Lasciando stare i più campanilistici pareri, possibilmente perorati dalle più articolate motivazione tecniche, vi dico perchè io ho scelto Canon.
In origine ero orientato verso Nikon, nel dettaglio verso una 40D perchè posseduta da un mio collega. Mi recai presso un noto rivenditore di Palermo ed incollai il mio naso alla vetrina Nikon ed a quella delle relative ottiche. Poi capitai su quella delle ottiche Canon e, dopo aver visti i prezzi chiesi al commesso se, quelle esposte fossero ottiche usate (!!!). Questa è stata, in breve la ragione sul perchè scelsi Canon: il prezzo delle ottiche presso quel negozio. Tanti potranno dirmi che quelle Nikon/Nikkor sono diecimila volte meglio, ma io, in fede, posso assicurarvi che la serie L Canon vale tutti i soldi che costa, tant'è che, escluso il 10-22 preso semplicemente perchè il 16-35 sarebbe stato mortificato sulla mia APS-C, compro ormai solo lenti professionali serie L.
Qualcuno poi verrà a dirvi che un marchio prevale sull'altro su un genere piuttosto che su un altro (avete fatto caso che nello sport, tutti i teleobiettivi sono bianchi, quindi Canon?), ma non credo sia questo il punto. Il punto, per me, è quello di comprare SEMPRE,  con il cuore. Quindi a parte qualche strafalcione dettato da qualche impossibile amore a prima vista, optate per la scelta più pratica che qualsiasi vostro amico appassionato di fotografia saprà consigliarvi.
Avete bisogno di foto ricordo? Una compattina andrà più che bene.
Oggi ne producono di sofisticatissime per la gioia dei più tecnologici e spendaccioni, con addiruttura georeferenziazione delle immagini e tecnologia rugged. Per non di meno, anche i più parsimoniosi potranno sbizzarrirsi nella scelta del loro modello più adatto, forse confondendosi un poco negli sterminati cataloghi che ogni marchio mette a disposizione.
Sappiate comunque che il numero di megapixel così come le mille-e-una funzioni non sono sinonimo di qualità.
Dopo la compatta viene la Reflex.
Chi si rivolge a questa tipologia lo fa per due motivi: per intima necessità o per desiderio di crescere fotograficamente o comunque avere più possibilità di intervento al momento dello scatto.
Di questa tipologia ne ho appena parlato, desidero però aggiungere un piccolo distinguo tra le tre macrocategorie che le cotraddistinguono: le entry-level, le semi-pro e le pro.
Le differenze funzionali oggi si sono molto appiattite, restando quindi (e ci mancherebbe) solo quelle prestazionali. Al momento dell'acquisto non fatevi ammaliare dalla fascia superiore, se non ne siete realmente bisognosi. Nel mio caso infatti comprai una D40 (semi-pro della quale ancora oggi NON me ne pento pur essendo quasi obsoleta) che però pagava il gap prestazionale con una notevole differenza di peso in più. Insomma era più macchina e meno (passatemi il termine) giocattolo. La coeva D400 pesava molto di meno, scattando comunque delle signore foto. Dov'è il trucco? Che se devi scarrozzarti la macchina a lungo, il peso in più si sentirà. Allora se non giustificato sarà inutile.
Esiste poi una categoria che si chiama Bridge, che ho sempre rifiutato. In pratica sono delle compatte travestite da reflex, quindi, IMHO nè carne nè pesce. Esiste però una fascia di utilizzatori che ne è contentissima, ed ho visto foto scattate con queste macchine che lasciavano il fiato mozzato... Ricordiamoci sempre che la foto non la fa la macchina ma il fotografo. La macchina è come la ciliegina sulla torta :)

lunedì 5 agosto 2013

è già nata la macchina fotografica da indossare

Me ne sono accorto oggi leggendo il blog di fotografia di marco crupi.



a parte l'attuale prezzo di 399,99£ (circa 457€) che ritengo eccessivo ma forse giustificato dalla novità, mi sembra un'idea simpatica da indossare.
Con una memoria di 5 giga consente di scattare circa 2000 immagini georeferenziate al giorno, si perchè è anche provvista di GPS...
Le modalità di scatto possono essere decise grazie ai sensori di temperatura, colore, direzione, accelerazione e movimento di chi l'indossa, tramite un obiettivo con fuoco da 0,6m ad infinito con un'apertura di 136 gradi. il tutto per un peso di 58 grammi.
Ovviamente è possibile impostare la sensibilità dei sensori, così da poter influire sul numero degli scatti.
Le critiche mosse verso questo simpatico strumento sono quelle dello snaturare il gesto della fotografia, visto che tutto, ma veramente tutto, è automatico.
Personalmente la vedo invece come una fornitrice di reportage a ciclo continuo. In pratica uno strumento per documentare la nostra giornata senza dover avere il pensiero di "dover" scattare ogni 2 minuti. Il problema semmai sarebbe poi in serata il dover spulciare le migliori tra le 2000 foto scattate !!!