lunedì 18 agosto 2014

quando si parla di cultura

Un aggettivo del quale ho grande rispetto o forse direi paura è colto.
Si fa presto a dire che una persona è colta quando, in pratica, al massimo, è solamente informata.
Se chiediamo alla Treccani sul web, a questo termine viene associata la seguente definizione:
Istruito, fornito di cultura.
Direi che oggigiorno, grazie al cielo, quasi tutti (riferendoci alla classe media) siamo istruiti. Il livello medio di istruzione è ormai la scuola media superiore, che tanto schifo non fa.
C'è chi poi ha frequentato con profitto l'Università laureandosi (escludendo i crozzoni che anche dopo dieci lauree restano comunque degli irrimediabili ignorantoni) e chi comunque amando la lettura o comunque, roso dal tarlo della curiosità, in autonomia ha letto tanto creandosi un backgroud degno di nota.
Però ancora, pur avendo forse centrato il segno, come categoria, non l'abbiamo ancora ben focalizzata: quella degli eruditi.
La parola che secondo me meglio identifica la persona colta a pieno titolo è dotto.
Dotto: persona che ha studiato a lungo acquisendo ampie ed approfondite conoscenze, sinonimo di erudito e sapiente.
E qui ci siamo!
In pratica abbiamo fotografato chi, con sacrificio e passione, negli anni ha accresciuto il proprio bagaglio culturale, si spera con umiltà, rendendolo in definitiva ed a mio avviso l'interlocutore più piacevole che si possa trovare, quando si ha la fortuna di trovarne uno.
A trovarlo cazzo!!!