venerdì 26 luglio 2019

la (stocazzo) di grandeur francese IMHO

Nel dizionario francese per “grandeur” si intende grandezza o estensione, ovviamente intese in riferimento al modo di dire ‘grandeur francese’ in senso lato perchè, osservando la cartina


non ci si potrebbe/dovrebbe riferire solo all’estensione dei confini geografici
della nazione, a ieri colonialistici.
di ieri perchè oggi è pressochè tutto un ricordo avendo perso de facto quello
che una volta erano gli ultimi scampoli di imperialismo ed in seguito colonialismo
oltre mare che la francia poteva vantare dall’america centrale alla nuova
caledonia passando per la costa occidentale dell’africa, il magreb, e sempre per
grandi linee, l’indocina e la polinesia.
alcuni passaggi sono stati relativamente indolore ma altri decisamente sofferti
come la perdita dell’indocina che poi una cosa tira l’altra sfociò nel conflitto
del vietnam, e la guerra d’indipendenza d’algeria ultimo scampolo di estensione
territoriale extraeuropea.
con l’algeria la francia perse l’ultima colonia ma, ritengo, guadagnò l’ostilità di
una gran parte dei magrebini residenti sia in algeria, ma peggio in francia.
perso tutto si, ma non la spocchia!
infatti continuano a ritenersi ancora una grande nazione quando, e casca a
fagiolo, vale mille volte lo slogan di quella pubblicità che dice che è meglio
un grande pennello invece di un pennello grande.
in altre parole, per i francesi che ci leggessero, non si vive di ricordi, sensazioni
o di lei non sa chi sono io…
il comico italiano paolo cevoli coniò uno slogan che se apparentemente
sembrerebbe solamente ilare è invece pregno di contenuti ovvero
“fatti non pugnette!” ed i francesi non fanno fatti da epoche immemorabili.

chiacchiere però tante...

lunedì 8 luglio 2019

cosa strana la storia...

Tutto è cambiato ma nulla è cambiato.
Il 2 settembre 1945 sancisce la fine della seconda guerra mondiale e con essa si chiude una triste pagina della storia italiana ovvero quella della guerra nella quale l'Italia venne trascinata dal governo fascista che durante il ventennio aveva fatto il bello ed il cattivo tempo.
Il 2 giungo 1946 dopo un anche se contestato referendum viene abrogata la monarchia e nasce la Repubbica.
Viene sancito il reato di apologia di fascismo, a tutt'oggi l'insulto più gettonato è proprio fascista però l'Italia ancora non riesce a scrollarsi di dosso il segno lasciato da colui che ha iniziato e perpretato tutto questo ovvero Benito Mussolini.
Perchè questo? Perchè ancora assurge agli onori della cronaca con un libro "M-il figlio del secolo" dove si parla dei sei anni che portarono alla sua affermazione politica. Libro che vince il Premio Strega 2019.
Qualcuno ancora dice che bisognerebbe dimenticare tutto, tutto come una signora che in edicola comprò un settimanale che omaggiava Mein Kampf non per scoprire fino in fondo la follia del nazismo ma semplicemente per... bruciare il libro, proprio come facevano loro.
E' proprio vero, la storia ha dei corsi e ricorsi, anche se alle volte piccolissimi.