lunedì 3 giugno 2019

God save the Queen...

Si è fatto un gran parlare sui crimini commessi dall'Italia nelle colonie ma tutte, e dico tutte le Nazioni colonialiste hanno le mani lorde di sangue.
Per esempio l'Inghilterra.
Quando nella metà dell'ottocento l'Inghilterra si vantava che sui suoi domini non tramontava mai il sole, il socialista e cartista inglese Ernest Jones replicò caustico che inoltre non si asciugava mai il sagngue.
Tra i crimini perpretati dagli inglesi si spazia dalla tratta degli schiavi ai tempi dei domini in America, prima dell'abolizione della schiavitù, allo spietato soffocamento delle rivolte in India, passando anche per lo sfruttamento alle carestia nel Bengala, tramite la quale, impedendo la fornitura di granaglie destinate alla madrepadria dirottandole alle popolazioni bisognose in India causarono la morte per fame di 3,5 milioni tra uomini, donne e bambini. In Kenia invece si macchiarono dello sdradicamento della popolazione Kikuyu per stroncare la guerriglia dei Mau Mau, ricorrendo anche alla tortura.
Ma anche con i vicini Irlandesi, quando un fungo colpì la coltivazione di patate, principale fonte di nutrimento, falcidiando la popolazione, l'Inghilterra fece nulla per aiutarli.

tratto da https://www.avvenire.it/agora/pagine/britannica-

Di tutti questi crimini però è rimasta traccia in molteplici incartamenti che vennero però secretati ed occultati. Quando prese inizio il processo di decolonizzazzione nacque il peroblema di non creare motivo di imbarazzo futuro tra l'Inghilterra e le neo ex Colonie.
Iniziò così un'operazione di sistematica raccolta e distruzione di tutti i documenti che avrebbero potuto creare imbarazzo. La fine di questi incartamenti fu o le fiamme o l'affondamento in acque profonde.
E questa, in pratica fu, la fine dei documentati scheletri negli armadi, dell'impero Coloniale Inglese.
Dio salvi la Regina!

tratto da http://www.storiainrete.com/6609/xx-secolo/quelle-carte-bruciate-sui-crimini-di-londra-nel-dopoguerra/