sabato 22 ottobre 2022

Tutto per tutti ma non per il libero cittadino

 L'Italia è per antonomasia il paese delle pastoie legali per i cittadini per tutto ciò che si avvicina a qualcosa che può assomigliare ad un'arma. Ottenere un porto d'armi per difesa personale è praticamente impossibile se non si risponde a particolarissimi requisiti. Più facile ottenere quelli ad uso sportivo o venatorio, ma qui si apre una parentesi enorme.

Coltelli questi bistrattati. Formalmente sarebbero dei ferri taglienti, praticamente quindi avere un coltello in tasca sarebbe come avere una pinza con la differenza che taglia. Ma il legislatore ha demonizzato l'oggetto consentendone il porto SOLO per giustificato motivo quindi, o ti trovano con coltello zaino e tenda in direzione campeggio o sono guai. Ma bada bene! E' preferibile essere in itinere e non al bar a fare colazione o prendere l'aperitivo...

La balestra è liberamente detenibile, ma nelle mura domestiche in quanto definita arma impropria, proibita per la caccia (a differenza dell'arco) e quindi sottoposta a tutte le regole relative al trasporto delle armi improprie, come ad es. il fucile subacqueo.

Steso trattamento stelle e stelline da ninja. Meglio tenerle nella teca a casa. Se poi foste in possesso di una (orrore!!!) BAIONETTA sarebbe come avere un'arma o munizione da guerra. Nel dettaglio rientra nella categoria delle "armi bianche" e per questo va denunciata e conservata a casa.

Altro oggetto proibito è il Taser. Ebbene si, il dispensatore di scossa altrove usato per difesa personale ma non in Italia. Meglio, per possederlo ed usarlo unicamente per difesa personale occorre possedere il Porto d'armi, ma non quello ad uso venatorio o sportivo. Quindi per esclusione mettetevi il cuore in pace. Semmai è possibile usare lo spray al peperoncino, ma solo quello omologato.

Invece se un malvivente entra a casa vostra, vi deruba e, se siete i casa e reagite vi strafotte anche di botte, allora che volete farci, probabilmente è una persona sensibile ed ha reagito male per la paura. Al contrario se è lui a soccombere, allora soccomberete voi in tribunale.

martedì 18 ottobre 2022

Risparmio Energetico

 Quando si parla di RISPARMIO ENERGETICO dobbiamo  considerare due Macro categorie.

- Risparmio orientato al consumo di RISCALDAMENTO

- Risparmio orientato alla produzione di ENERGIA ELETTRICA


Risparmio orientato al consumo di RISCALDAMENTO


Il riscaldamento degli ambienti avviene in diverse modalità.

In prima battuta si utilizzavano i vecchi metodi ovvero i termosifoni. Le caldaie che riscaldano l’acqua che circola al loro interno utilizzano Gas, oggi costosissimo, oppure se parliamo delle onnivore, legno, tronchetti, bricchette, cippato, ma anche last but not least pallet.

Chi possiede un giardino, un frutteto, una vigna ma anche una pineta o meglio un bosco potrà tranquillamente alimentare la caldaia a basso costo nei primi casi o a zero costo negli ultimi.

Tutto ciò però comporta il costo dell’acquisto di una caldaia onnivora il cui prezzo parte, mediamente da 4.500€. Più costerà più sarà il tempo per ammortizzare il costo.


Sistemi alternativi per la produzione di calore


Il sistema principe alternativo per la produzione di energia è il solare. E con questo non mi riferisco esclusivamente al fotovoltaico. Avendo la fortuna di vivere in Sicilia possiamo sfruttare più di altri l’energia fornita dall’irraggiamento solare. Si sappia che nella Trinacria questa va da 1750 a 2100 Kwh/m2, praticamente se si avesse un sistema con un rendimento del 100% con due pannelli da 1m quadro potremmo ottenere ben 3500W!.

Si parlava di riscaldamento. La prima cosa a cui pensare è la coibentazione dell’ambiente da riscaldare, altrimenti sarebbe come tentare di conservare acqua in un colabrodo.

Attuato questo irrinunciabile passo si deve decidere cosa e come si deve fare.

Con grandi superfici a disposizione dove collocare pannelli solari (NON fotovoltaici) se si raggiungesse una temperatura di 60-70 gradi C° si potrebbero alimentare i termosifoni, ma solo finchè c’è il sole. Sistema con maggiore rendimento non è quello di riscaldare l’acqua ma l’aria. Esistono diversi progetti dove nei pannelli vengono inseriti dei condotti dove l’aria viene fatta circolare ed al contempo riscaldare raggiungendo temperature prossime agli 80 C°. Questi flussi di aria che fuoriescono dal pannello possono essere canalizzati in casa mentre mentre dalla presa d’ingresso viene prelevata l’aria fresca del locale prelevata dal basso e forzata tramite una ventola a circolare nel pannello per essere nuovamente riscaldata.

Si tratta di un dispositivo a basso costo ed alto rendimento dove p.es. la ventola viene recuperata da una ventola di computer che però nuova su Amazon costa diametro 8cm 3,90€ mentre diametro 12cm 8,99€.

Chi desiderasse risparmiare l’energia elettrica dello scaldabagno può riscaldare l’acqua sanitaria tramite una serpentina di un tubo in polietilene avvolto a spirale in una struttura chiusa e dipinta di nero per agevolare la cattura dei raggi solari. l’acqua calda prodotta dalla serpentina finirà in un serbatoio dal quale verrà prelevata per uso sanitario e quindi rabboccata man mano che si userà, l’acqua fredda andrà verso il basso finendo all’entrata della serpentina entrando nuovamente nel circuito di riscaldamento. Praticamente acqua calda a costo zero.

Unico inconveniente è che quest’acqua proveniente dalla rete comunale avrà una piccola percentuale di cloro, quest’ultimo tenderà a formare concrezioni che alla lunga danneggiano il circuito.

Il sistema più funzionale e duraturo nel tempo è quello sempre di un circuito per riscaldare un liquido che potrebbe anche essere antigelo delle auto il quale verrebbe fatto circolare in una serpentina all’interno di un contenitore coibentato come uno scaldabagno. Ciò porterebbe al riscaldamento dell’acqua all’interno del contenitore. La circolazione del liquido è forzata tramite piccola pompa, la tipologia del liquido evita qualsiasi forma di concrezione. Se l’acqua nel contenitore raggiunge una temperatura troppo elevata, rilevata da una sonda, viene fermata la circolazione stoppando la pompa. Questo è il sistema dei dispositivi in vendita che si vedono sui tetti delle case. Più sicuro ma molto più costoso. Il precedente è meno oneroso ma richiede più manutenzione.


Un valido sistema per il riscaldamento delle abitazioni è quello delle pompe il cui principio si basa sullo scambiamento di calore con una sorgente esterna e si suddividono in Aerotermiche (PdCA) e Geotermiche (PdCG). Le prime vengono prodotte fino a classe tripla A quindi con particolare occhio ai consumi elettrici, le seconde sfruttano il fatto che nel sottosuolo la temperatura ha una temperatura costante ed hanno una maggiore efficienza.

Le prime richiedono meno interventi propedeutici ma il semplice acquisto ed installazione come un semplice condizionatore. Le seconde richiedono delle perizie geologiche del sottosuolo che deve essere preferibilmente alluvionale, sabbioso e saturo di acqua per favorire il salto termico tra i permanenti 12° a circa 100 metri di profondità e la superficie. Se in estate in superficie ci saranno ipoteticamente 36° dal sottosuolo si estrarranno i 12° rinfrescando l’ambiente. Se d’inverno all'esterno ci saranno -15° dal sottosuolo se estrarranno i 12° riscaldando l’ambiente. Avremo nel primo caso -24° e nel secondo +27° ad un costo pari al doppio del PdCA. L'efficienza delle PsCG aumenta se si utilizza in luoghi con inverni molto freddi (dal 300% al 600%) per cui ha più un senso la Val D’Aosta piuttosto che la Sicilia.


Risparmio orientato al consumo di energia elettrica

Per la produzione di energia elettrica si usano i pannelli fotovoltaici.

Questi sotto l’esposizione dei raggi solari generano corrente elettrica. A loro volta si dividono in due categorie, con e senza accumulo.

Quelli con accumulo si dividono in Accumulo connessi alla rete ed Accumulo ad Isola.

I primi conservano l’energia prodotta in batterie che tramite inverter converte la 12Volt delle batterie in 220V. La connessione alla rete serve per fornire il Surplus di energia prodotta, Tale fornitura viene conteggiato e scomputato dall’energia che si utilizza quando i pannelli non erogano, ovvero la sera. In caso di mancanza rete si attinge all'energia fornita dalle batterie.

Con gli impianti ad Accumulo ad Isola, tutta lenergia prodotta dai pannelli viene veicolata verso le batterie che avranno il compito di sopportare l’intero carico dell'utenza e quindi dimensionate di conseguenza. Ciò impatterà notevolmente sui costi. Inoltre le batterie hanno una durata finita che renderà più difficile ammortizzare i costi. A vantaggio però si sarà totalmente avulsi da qualsiasi gestore e bolletta.

Come sono uso dire SONO TUTTI CONTI A FARSI.