mercoledì 7 febbraio 2018

la casta Susanna

spesso si usano parole o modi di dire senza però essere certi del loro significato.
fare la casta Susanna l'ho sempre usato come a dire di una rappresentante del gentil sesso che in apparenza si comporta in modo probo mentre invece possibilmente sotto sotto conduce facili costumi, esagerando il concetto.
ho fatto una ricerca ed ho scoperto che questo modo di dire ha serie e profonde radici nella versione greca della Bibbia.
quello che però mi ha veramente stupito è che si tratta di una figura retorica in quanto il personaggio di Susanna era realmente casto e puro.
Socrate aveva ragione...

martedì 6 febbraio 2018

The Division: Follia a Times Square

Quando una Leggendaria diventa una vera e propria follia ovvero rasenta l'impresa allora merita di passare ai posteri.
Io e Marcomizz in tardissima serata si pensa di concluderla alla grande con una già collaudata scoppiettante build: il Firecrest Classificato ma non troppo

L'immagine può contenere: sMS


Per raggiungere, anzi superare i 22k di danno della torretta, su consiglio di Junglepredator tolgo lo zaino di divisa ed inserisco un Alta Gamma Ingegnoso che mi regala un +15% di Potenza abilità quando la salute è al massimo.
Come armi l'MDR in foto ed un mitra con talenti da build tattica solo però per la parte nella metro per poi passare ad un veloce SOCOM MK20 appena fuori per i tiri a lunga distanza. Solo nella primissima parte Mine a ricerca e Stazione di cura quest'ultima subito sostituita dalla focosissima torretta posizionata all'ingresso della stanzetta dell'interruttore in fondo alla metro dove ci siamo asserragliati.
Facciamo gioco d'attesa sfoltendo i cattivi man mano che si presentano. E' solo una questione di tempo e si passa all'esterno. Qui Marcomizz ha l'incarico di rialzarmi ogni volta che cado (e cioè sempre) visto che con neanche 3k di vigore non ho dove andare.
Ma il vero divertimento sono le Mine a ricerca, quelle di fuoco, e la torretta Soffio del drago. Ne produco in continuazione, ma quello di cui ho un disperato bisogno sono i medikit che prelevo con costanza al checkpoint della ZN.
Ma ho precorso i tempi, perchè c'è l'inizio che è sottotono. Causa la pletora di nemici sotto il gabbiotto sul quale ci siamo asserragliati. Riceviamo di tutto, bombe, tiro di cecchini, colpi di fucile e prima che si smaltiscano ci vuole un bel po.
Alla fine una pushatina: abbiamo 4 bombaroli proprio sotto che ci stanno facendo vedere i sorci verdi, salto giù, mi piazzo dietro una transenna e... cado. Arriva subito Marcomizz che mi rialza. Piazzo la torretta a filo che fa subito piazza pulita nel raggio massimo a lei consentito. Contestualmente ci metto il carico con una bella palletta ed il gioco è fatto, piazza pulita.
Si corre alla piattaforma e, prima che escano da furgone posiziono davanti al portellone posteriore torretta e preparo palletta.
Appena cominciano ad uscire, una buona metà viene falcidiata. I restanti vengono indeboliti dalla palletta. La seconda torretta ed i soci terminano l'opera.
Marco prende il relè e prende la laterale, io corro verso la piazza, lanciando mina a ricerca e posizionando una bella torretta, quindi mi riparo ed inizio a fare fuoco d'interdizione.
La cosa funziona perchè focalizziamo l'attenzione di tutti i MOB della piazza così Marco inserisce il relè senza problemi.
Operazione che bisognerà ripetere una seconda volta visto che proprio alla fine veniamo tutti uccisi e bisogna riprendere daccapo.
Ma dove sta il delirio? Ho un filo di vita, e correre verso i MOB per collocare la torretta in posizione strategica e riuscire a tornare indenne è pura follia! Così io mi fiondo e Marcomizz dietro me a rianimarmi e sparare al contempo (doppio lavoro). Tutto il contrario del tizio che abbiamo espulso che ha passato buona parte del suo tempo missione accucciato dietro un riparo.
Saltando da un riparo all'altro tentando di collocare al meglio torrette e lanciare pallette, o adottando in base ai nemici strategia di difesa posizionando la torretta a filo di transenna proprio sulla nostra testa per adottare una strategia di difesa di prossimità.
Alternano poi il push appena possibile.
Tutta questa altalena fino alla fine.
Follia a Times Square per per... un Cassidy ed un Hungry Hog!

lunedì 5 febbraio 2018

mettete le ali alle vostre cuffie

non nascondo di amare l'ascolto della musica formato flac a palla con il mio Sansa della Sun






non sempre riesce a pilotare le mie Sennheiser HD221 al loro massimo potenziale.
così ho optato per l'acquisto di un amplificatore per cuffie della Fiio ed in particolare dell'A3



è più piccolo di un pacchetto di sigarette, sia in pianta che come spessore.
è in solido alluminio spazzolato con due interruttori sul frontale, uno per il gain e l'altro per enfatizzare i bassi, anche se in effetti si percepisce un ampliamento totale della gamma assieme ai bassi.
sempre frontalmente al centro una rotellina comodamente zigrinata sul bordo, che funge, oltre che da volume anche da interruttore on/off.
posteriormente ci sono i connettori femmina IN  per il segnale d'ingresso e sempre IN per il segnale d'uscita dove inserire il jack della cuffia. al centro c'è invece la presa USB per la ricarica della batteria.
l'ascolto con la HD221, è decisamente appagante anche a manetta. appena a casa lo testerò con la bayerdynamic DT880 che però ha il palese limite che essendo semiaperta non consentirà un ascolto isolati dal mondo esterno nel senso de "isolando il mondo dal mio ascolto" e non "isolando il mio ascolto dal mondo".
nella confezione 2 pratici tappetini antiscivolo ma anche antigraffio da interporre tra l'A3 e qualsiasi altra apparecchiatura da far viaggiare assieme, un doppio jack stereo maschio ed un cavetto USB per la ricarica.
impressioni d'ascolto man mano che il cazzillo riscalda e cambiando genere:
Steve Grossman Quartet: restituisce una dinamica pazzesca! e non bisogna neanche pompare al massimo ma già ad 8/10 su un fondo scala di 9 è tutta un'altra cosa. questo con le HD221 mentre con le mitiche DT880 il piccolo Fiio fatica un pochino offrendo però un dignitosissimo ascolto senza il quale il Sansa offre un fiacchissimo ascolto in sordina. decido di continuare l'ascolto con le bayerdynamic passando a Raphael Gualazzi con Happy Mistake, incisione decisamente più movimentata.
è sempre un ascolto piacevole mancante però del peperoncino che desideravo trovare con questo amplificatorino.
quindi, a conti fatti:
HD221 promossa a pieni voti anzi riscoperta.
DT880 ascoltabile si ma mettendo alla corda il piccolo A3
ovviamente con un enorme IMHO.
dimenticavo:

il prezzo? poco meno di 60€ su Amazon

STEP 2 - IMPRESSIONI A DISTANZA DI TEMPO

Ormai il Fiio A3 fa parte del mio EDC (every day carry). assieme a lui ho eletto a cuffia per eccellenza la Sennheiser HD221 che, per la sua impedenza di soli 16 ohm rende veramente tanto con questo amplificatorino. Direi di più, ti si apre un mondo se hai un sorgente ascolto all'altezza (possibilmente flac) ed un riproduttore anch'esso adeguato. Ritengo nel mio piccolissimo di avere, con un'accoppiata low cost l'ideale per un ascolto decisamente appagante.
Se invece desiderassi un ascolto diverso dai miei soliti file utilizzo "timmusic" che pur non avendo gli standard qualitativi del sovracampionamento ottuplo consente comunque un piacevole ascolto con il mio Samsung S6 Edge. Il Fiio si è ormai bellamente rodato in sette mesi di ascolto intensivo e posso dargli un bel 8/10 nell'ottica del 10/10 ad apparecchiature esoteriche. Si sono soddisfattissimo.
Lo consiglio? Assolutamente si.