venerdì 14 agosto 2015

in mano di chi eravamo, in mano di chi siamo stati, in mano di chi siamo

In mano di chi eravamo

Va detto di tutto inizio, sono un Siciliano DOC, e questo articolo è completamente influenzato dalle mie origini e dagli eventi del Risorgimento Italiano a dir poco mendaci che la scuola italiana ci ha bellamente propinato tra elementari e medie.

Attorno al 1700, tanto per buttare una data orientativa, nel tratto della penisola italiana che va dall'attuale Campania a scendere regnava un'antica nobile casata che rispondeva al nome di Borboni.


Chi volesse un chiaro schema cronologico delle dinastie che si sono succedute a capo del Regno delle due Sicilie può dare un'occhiata a questa pagina

Secondo quanto insegnatoci a scuola, nel 1860, la cosiddetta unificazione d'Italia ebbe inizio con lo sbarco dei 1000 a Marsala, iniziando quell'ipotetico processo di liberazione ed emancipazione da quello stato di vessazione e povertà nel quale noi, poveri meridionali giacevamo, sotto il feroce dominio Borbone.

Nulla di più falso!

Il meridione d'Italia proliferava con grandi sforzi per lo sviluppo di industrie e tecnologia. Ecco a seguire una lista con qualche primato:



1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino

1751: Il piú grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri a Napoli

1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi

1762: Accademia di Architettura, una delle prime e piú prestigiose in Europa

1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)

1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)

1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare

1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)

1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).

Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)

1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)

1801: Primo Museo Mineralogico del mondo

1807: Primo "Orto botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna

1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo

1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)

1818: Prima nave a vapore del Mediterraneo "Ferdinando I"

1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa, a Capodimonte

1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale

1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"

1835: Primo istituto italiano per sordomuti

1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo

1837: Prima Città d’Italia ad avere l’illuminazione a gas (primo esperimento nei portici di San Francesco di Paola)

1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.

1839: Prima galleria ferroviaria del mondo. Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade

1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli

1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia

1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare. Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia

1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa. Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)

1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.

1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 luglio). Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).

1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati). Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi

1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta. Esposizione Internazionale di Parigi, premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale. Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi) Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri

1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)

1860: Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa). Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare. Piú grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai).

I Siciliani erano già avvezzi a qualche tipo di innovazione, come ad esempio il primo Parlamento al Mondo con poteri deliberativi proclamato a Palermo nel 1140, e scusate se è poco.

Le innumerevoli influenze hanno portato solo bene e cultura alla nostra isola, tranne una piccola parentesi romana dove si è pensato di disboscare quasi tutta l'Isola per fare incetta legna a vantaggio delle loro flotte... Questi Romani... D'altra parte, siamo già un po più in su di Napoli :)

Giusto per non dire che sparo minchiate, ecco dove si parla dei disboscamenti romani. Qualche altra fonte mi dice che i restanti boschi vennero distrutti per creare campi di grano. Insomma un primo assaggio dello sfruttamento che ci avrebbe nei secoli a seguire vessati.

Gli Arabi da parte loro, piuttosto che beduini, così come qualcuno li chiama ci hanno regalato ingegneri, artisti ed anche poeti.
Poeti come Ibn Hamdis che così parla della sua Sicilia:


Custodisca Iddio una casa di Noto,
e fluiscano su di lei le rigonfie nuvole!
Con nostalgia filiale anèlo alla patria, verso cui mi attirano
le dimore delle belle sue donne.
E chi ha lasciato l’anima a vestigio di una dimora, a quella
brama col corpo fare ritorno.
Viva quella terra popolata e colta, vivano anche in lei le tracce
e le rovine!
Io anèlo alla mia terra, nella cui polvere si son consumate
le membra e le ossa dei miei avi.


Ingegneri che in città come Palermo hanno costruito i Qanat grazie ai quali, l'acqua viene trasportata sotto terra con una pendenza tale che ne favorisce il fluire senza permettere però la formazione di sedimenti (moto laminare). Sottoterra così da impedirne l'evaporazione per l'eccessivo calore.
Al palazzo della Zisa dove c'è uno tra i primi sistemi di aria condizionata composto da colonne d'aria tra le porte a piano terra e le torri sul tetto e delle lenzuola bagnate che si appendevano lungo il passaggio.

Durante il periodo dell'Emirato Siciliano (dominazione Araba 827-1019), l'isola purchè convertita all'Islam conobbe un periodo di ricchezza e prosperità. Venne infatti incrementato il commercio, abolita la monocoltura del grano (allora tecnica innovativa) e spezzettato il latifondo.

Ancora in meglio mutò la situazione di noi siciliani quando iniziò l'occupazione Normanna ad opera di Ruggero I di Sicilia e l'instaurazione del Regno di Sicilia grazie a Ruggero II d'Altavilla.
Sempre Ruggero II si insediò a Palermo come capitale in quello che oggi è il Palazzo dei Normanni altresì la più antica residenza reale d'Europa! Sempre a lui si deve il Parlamento più antico al mondo, il Parlamento Siciliano.

Insomma mi pare che a conti fatti potevamo tranquillamente fare a meno dei Savoia e relativi accoliti, primo tra tutti quel masnadiero di Giuseppe Garibaldi a proposito del quale e delle cui opere se ne parla diffusamente e con dovizia di riferimenti documentali in questo articolo.

In mano di chi siamo stati

Il fenomeno mafioso prima del fascismo era ben presente e radicato in Sicilia, ma non passò inosservato a Mussolini quando già presidente del consiglio dei ministri del regno d'italia si recò in Sicilia, visitando Palermo Trapani e Girgenti "prese coscienza, col suo sensibile intuito della nozione di mafia, come costume, come morbosità psichica, come autorità di tipo tribale" (cit. Giuseppe Tricoli).

Come prima azione nominò Cesare Mori Prefetto di Trapani.
Questi iniziò una campagna repressiva che iniziò a dare subito i suoi frutti, iniziando a ritirare tutte le licenze di porto d'armi e nominando una commissione per il controllo e rilascio dei nulla osta per le attività di campiere e guardiania, sotto il sospetto controllo di cosa nostra. Infine venne inviato come procuratore generale della Corte di Appello di Palermo Luigi Giampietro affinché comminasse pene esemplari.

Dopo la proficua attività svolta a Trapani Mori venne nominato Prefetto di Palermo, con poteri straordinari estesi a tutta la regione. La sua linea d'azione fu estremamente dura, senza quartiere, attuando anche metodi illegali (tortura), coadiuvato dal Tribunale che da parte sua imponeva pene durissime.

Mori indirizzò le sue indagini anche verso personaggi eccellenti come il deputato fascista Alfredo Cucco convinto che avesse ottenuto dalla mafia voti e favori, facendolo così dimettere.
L'azione del fascismo in Sicilia è comunque argomento di letteratura, quindi come a dire che non è possibile esprimerla in poche righe. Basti dire in conclusione che, durante il fascismo cosa nostra era stata messa in difficoltà e quindi in uno stato di quiescenza, risvegliato al momento dello sbarco degli alleati.

In prossimità dello sbarco in Sicilia gli alleati ebbero la geniale idea di riferirsi ai "cugini" siciliani i cui parenti in terra d'america avevano per tanto tempo perseguito, come si sa "in amore ed in guerra...".
Primo tra tutti un certo Luky Luciano che finalmente l'FBI aveva messo al fresco ma che, in cambio di un trattamento di comodo prima e l'estradizione a Sicilia occupata dopo, mise in contatto l'OSS (futura CIA) con il suo alter ego siciliano Calogero Vizzini per ottenere informazioni e guide.

In cambio Vizzini ottenne il grado di colonnello onorario dell'USA, ma non solo! Ad ogni paese che gli alleati liberavano, generalmente a suon di cannonate visto che i tedeschi non mollarono la Sicilia senza combattere, si presentavano con un foglietto con su scritto il nome del mafioso di turno che veniva subito da loro eletto come governatore, sindaco o contestabile del paese.

Ed ecco che la mafia riprese piede in sicilia.


In mano di chi siamo

portate pazienza che, con calma colmerò anche questa lacuna.

mercoledì 12 agosto 2015

costruiamoci un NAS in casa

in questo post parleremo di storage altresì detto immagazzinamento dati su hard disk.
ovviamente tratteremo uno storage sicuro in riferimento alla perdita di dati.

il dispositivo migliore per memorizzare i nostri dati sensibili, foto, film documenti che siano è il NAS e cioè Network Attached Storage.

In pratica è una Pila di Hard Disk opportunamente montata e configurata raggiungibile da nostro PC via rete.

Qualcuno già "imparato" potrebbe obiettare che esiste già il clouding dove è possibile appunto sfruttare la funzione di storage, ma io sinceramente non sono proclivo ad avere esclusivo accesso ai miei dati esclusivamente via rete. Mancasse la connessione per un qualsiasi motivo mi ritroverei con il sederino per terra e questo sinceramente non mi va :)

Tornando al NAS, parlando ai meno esperti, è una memoria di massa con particolari caratteristiche, quali, ad esempio la configurazione RAID che consente la duplicazione esatta dei dati su più hard disk così che, se se ne guastasse uno ne avremmo garantita una copia speculare su di un'altro.

L'acquisto di un NAS bello e pronto ha, ovviamente un costo che parte dai 2 dischi che su Amazon si aggira sui modelli più economici di circa 120€, ricordandoci però del detto "per quello che spendi mangi".

Se invece desiderassimo cucircene uno addosso potremmo tranquillamente adibire a questa funzione un pc in disuso o, assemblarne uno ad hoc.
Recentemente ho stilato un preventivo per una macchina assemblata piuttosto performante il cui costo si aggirava tra CPU, scheda madre ed 8G di RAM sui 200€ , quindi, abbassando le prestazioni della CPU giga di RAM e mettendoci dentro costi di cabinet e dischi dovremmo aggirarci sulla stessa somma.
Ed i dischi?
Beh quello dipende dalle vostre esigenze.
Considerate che un disco SATA  3,5' da 1T si aggira attorno ai 60€ mentre (se cercate prestazioni elevate) uno allo stato solido per il sistema operativo da 120G lo trovate a circa 57€.

Ecco un sito che spiega come costruirci un NAS in casa con tanto di video in italiano da 38 minuti.