martedì 13 gennaio 2015

la parola dai molteplici significati

Mi riferisco al termine "anatema".
Le mie nozioni lo inquadravano come maledizione ed in effetti non erravo per nulla visto che Wikipedia docet è questo il significato che questa parola ha nell'uso comune.
Però l'ultima volta che l'ho usato il mio interlocutore ne sconosceva completamente il significato, e così, giusto per rinfrescare le mie nozioni di lingua italiana, nel timore di sparare qualche corbelleria (sinonimo erudito ed educato di cazzata) sono andato a cercarne il significato, scoprendo tante cose interessanti.
Presso la cultura greca e romana l'anatema è un'offerta in ringraziamento verso una divinità o un sacrificio (oggetto inanimato o animale) sempre offerto ad una divinità a titolo di espiazione.
Ma non finisce qui, in quanto nella Bibbia Ebraica o nell'Antico Testamento prende il significato simile al termine tabù, cioè che, maledetto da Dio non bisogna toccare.
Nel Nuovo Testamento invece assume invece significato di sentenza di maledizione riguardo una dottrina o una persona, specialmente in riferimento ad una eresia.
Nella Religione Cristiana infine, e siamo quindi ai giorni d'oggi, l'anatema diventa una maledizione al diavolo contro eretici e dissidenti.
In definitiva è interessante osservare l'evoluzione del significato di un termine nel corso dei secoli, che, seppur mantenendosi in linea di massima sempre su una stessa falsariga ha assunto molteplici sfaccettature.

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