lunedì 18 novembre 2019

Andiamo in escursione? SI ma necessita davvero una pianificazione?

Andiamo in escursione? SI ma necessita davvero una pianificazione?
ritengo che il segreto di una bella escursione sia una buona pianificazione. e non è una frase fatta.
la scelta della località, dell'itinerario, del periodo, della durata e di cosa postarsi appresso sono cose che possona fare la differenza tra una "piacevole scampagnata" ed un "incubo ad occhi aperti". ho usato definizioni volutamente improprie ma comunque esplicative.
una prima cosa da verificare è l'eterogeneità delle capacità dei componenti del gruppo. mischiare forti a deboli camminatori si può fare, purchè i forti rispettino l'andatura dei deboli e che il percorso sia scelto in base alle capacità dell'anello più debole della catena.
la località intende comprendere il tipo di itinerario ovvero facile/medio/difficile ergo in pianura o con dislivelli meno o più accentuati.
l'itinerario si va ad incastrare con la durata dell'escursione, e quindi quantità del materiale da portarsi dietro ovvero dimensioni/peso dello zaino e periodo dell'anno e quindi abbigliamento che entra in gioco ma anche situazioni climatiche che si possono trovare. una cosa è camminare in una fresca giornata primaverile un'altra è un'afosa giornata estiva o una piovosissima giornata invernale.
il tutto si traduce in abbigliamento addosso e materiale/peso extra nello zaino.
altra cosa da non trascurare è la certezza/sicurezza dell'itinerario che andrà percorso.
bene sarebbe pianificarlo prima, possibilmente studiandolo dall'alto (oggi i mezzi informatici non mancano), stilando o addirittura scaricando prima se già esiste, una traccia GPS, che trasferiremo sul nostro dispositivo che si auspica sia un GPS puro e non un cellulare adattato allo scopo. meglio se i GPS saranno ridondati e se saremo provvisti di batterie di scorta e se saremo a conoscenza dell'autonomia di una singola carica così da avere la riserva energetica più un plus per ogni imprevisto che ci copra per tutta l'escursione. nel mio caso ho sempre preferito riportare il percorso previsto su stampa formato A4 di cartina IGM inserita in busta trasparente a mò di protezione dalle intemperie. a corredo della cartina una bella bussola cartografica di qualità. una volta tracciato sul PC ed una adeguato software l'itinerario, sviluppare il profilo altimetrico dell'itinerario così da sapere con certezza salite, discese e relative pendenze. già da queste informazioni si potrà scremare la difficoltà dell'escursione e lasciare a casa i meno preparati a camminare.
inoltre se si tratta di un itinerario noto ovvero già ampiamente battuto da altri, fare una ricerca sulla rete per leggere eventuali descrizioni non farà mai male.
qui ho scritto l'essenziale che necessita tenere da conto prima di imbarcarsi in qualche avventura fuori porta che vada oltra la classica salsicciata nella pineta dietro casa.

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