mercoledì 8 marzo 2017

The Division: Portiamo a casa il risultato ovvero considerazioni sull'economia della missione

Desclaimer: The Division è un gioco che richiede grande conoscenza e preparazione per quanto riguarda la configurazione dei parametri. Sono queste cose che io, vado mano mano acquisendo, pur essendo un processo molto lento e complesso. Per questo, ci tengo a puntualizzare che NON SEMPRE quanto io dirò risponderà ad esatta verità, ma pur non essendo per contro neanche totalmente sbagliato (spero) sarà invece all'insegna della condivisione, un'espressione di condivisione.

Di missioni ne avremo/fatto una miriade per cui avremo ben stampato in mente un bel campione rappresentativo, ed in esso, una vasta gamma di compagni d'avventura.
Nel mio piccolo mi sono accorto che la stragrande maggioranza tende a buttarsi a capofitto nelle azioni senza ponderare minimamente il fattore contesto il fattore imprevisto ma principalmente il fattore squadra.
Che senso ha invitare qualcuno a fare gruppo se poi lo si abbandona subito dopo iniziando a correre come un centometrista o ficcandosi nel labirinto di un palazzo perdendone irrimediabilmente i contatti?

Ricordo ancora con estremo piacere un pomeriggio giocato con un'agente francese (in particolare una donna), con la quale siamo andati avanti per tutte le missioni spalla a spalla, dove lei ha avuto perfino la delicatezza di indicarmi mirandola una cassa delle munizioni che mi era sfuggita dopo uno scontro piuttosto concitato.
E dove se uno andava avanti e si ritrovava solo tornava indietro cercando l'altro/l'altra. E non venitemi a dire che questo era dovuto alla differenza di sessi... La cosa è stata casuale visto che stesso atteggiamento si ripropone con un'altro giocatore anche se in modalità leggermente meno marcata.

A che pro tutto questo? Fondamentalmente, se vieni accidentalmente colpito hai qualcuno vicino che può rianimarti (scusate se è poco), contestualmente, se vieni incastrato hai sempre qualcuno che può appoggiarti ed aiutarti a svincolarti con fuoco di copertura. Inoltre la missione seguirà un UNICO FILO.

Fino ad ora ho parlato per coppie, ma il discorso vale, con un potenziale offensivo/difensivo molto più elevato se si è in tre meglio ancora in quattro, ma sempre tutti uniti.

Un esempio sopra tutti?
Nella missione al Consolato Russo, abbiamo abortito perchè nella sala dei computer tutti andavano per la loro strada mentre (perchè una soluzione DEVE esserci) osservando il video di uno che l'ha fatta in solitaria, se fossimo stati tutti uniti, avremmo dovuto convertire verso un collo di bottiglia ed aspettarli terminandoli uno per volta così come ha fatto il solitario piuttosto che farci scannare da smembrati andando a zonzo per la sala.
Questo è quello che è successo appena è arrivata l'ondata. Ognuno per se e Dio per tutti.
Grande! Grandissimo errore!

Questo è il mio PERSONALISSIMO pensiero in merito all'approccio alle missioni. Tant'è che quando non so cosa fare mi attacco al culo del più esperto e nel mio piccolo gli guardo le spalle (semprechè non corra troppo...).

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